La trance invernale dell’ultima tournee di Raf sta ottenendo notevoli riscontri in tutt’Italia. Anche gli spettatori del Palasport San Lazzaro di Padova si sono dimostrati “passeggeri attenti” alla piacevole proposta dell’artista.
È ripartita i primi di novembre la parte invernale del “Passeggeri distratti tour” di Raf, arrivando a Padova il 30 novembre e ottenendo una buona risposta da parte del pubblico.
La scaletta dello spettacolo proposto dall’artista è studiata in modo da non lasciare a bocca asciutta né il fan più appassionato, né l’ascoltatore occasionale. Raf, infatti, ripercorre in modo piacevole ed esaustivo la sua ventennale carriera: immancabili i brani che contribuirono a lanciarlo negli anni ’80 (da “Self control” a “Gente di mare”) e quelli che hanno fatto di lui uno dei più apprezzati artisti italiani (da “Battito animale”, “Sei la più bella del mondo”, “Interminatamente”), per giungere ai brani del suo ultimo lavoro discografico (“Salta più in alto”, “Passeggeri distratti”, “Dimentica”).
Il palco essenziale accoglie sullo sfondo un maxischermo che di volta in volta mostra immagini fotografiche o soluzioni grafiche significative per accompagnare i brani scelti.
Buona la preparazione vocale di Raf che assicura nelle due ore di spettacolo un buon livello anche nelle esecuzioni più impegnative. La performance è resa, poi, piacevole e ben strutturata dalla competenza dei musicisti: Simone Papi al pianoforte e alle tastiere, Cesare Chiodo al basso e Pietro Monterisi alla batteria. Su tutti spicca Adriano Viterbini alla chitarra elettrica ed acustica, che concede spesso virtuosismi di notevole intensità.
Unica nota dolente di uno spettacolo nel complesso piacevole e ben curato, pur nella sua estrema semplicità, la poca presenza scenica dell’artista che solo nei momenti finali del concerto si lascia andare a momenti davvero “carichi” che coinvolgono il pubblico in modo energico.