Il quinto disco dei Perturbazione è sostanzialmente in linea con i lavori precedenti, ma è costruito su una maggiore varietà; pianissimo o fortissimo, malinconia e gioia giocano a ping pong sulla collaudata formula. Il passaggio ad una major come la Emi non segna dunque uno stravolgimento, ma premia il loro ottimo pop melodico, capace di attirare l’attenzione di un pubblico via via sempre più vasto e trasversale. Varie collaborazioni, tra cui quella con Manuel Agnelli, arricchiscono il tutto.
La ricerca dei Perturbazione riguarda soprattutto i testi, di cui, a riprova della cura riservata, si occupano tutti i componenti: non scadono mai nel banale, non esagerano con un registro epico, perché davvero non sarebbe il caso. Il precedente “Canzoni allo specchio” (MescalSony, 2005) si svolgeva indubbiamente su un timbro più malinconico, mentre qui c’è maggiore varietà (com’è anche sottolineato dal titolo) e l’ascolto è più digeribile, per questo si avvicina maggiormente a “In circolo” (Santeria/Audioglobe, 2002). Diverse collaborazioni offrono plusvalore: Manuel Agnelli alla voce in “Nel mio scrigno”, Maurice Andiloro (fonico di Celentano, Verdena, Baustelle…), Davide Rossi come arrangiatore di archi e suonatore di violectra (ha lavorato con Coldplay, Capossela, Mau Mau, Goldfrapp e altri).
Questo è anche il primo loro disco uscito dopo la promozione in “major league”: infatti il catalogo della Mescal è stato acquistato dalla Emi, che ha voluto i Perturbazione anche per questo lavoro, con tutti i relativi (s)vantaggi per il gruppo di Rivoli; ma poi che in realtà non ci siano mutamenti rilevanti lo si è già detto, e la scelta di registrarlo nell’intimità del loro studio, il “Garage Ermetico di Leuman”, è un ulteriore segno d’integrità. Vantaggi allora, perché è chiaro che a livello promozionale la nuova etichetta può garantire un bel salto in avanti.
Si sarebbero anche potuti ascoltare e vedere a Sanremo, visto che da anni tentano l’avventura delle selezioni tra i giovani, purtroppo senza successo; e anche quest’anno il singolo “Battiti per minuto” si è fermato alle finali, a un passo dal portare nel palinsesto RAI una sensibilità giovane, onesta, realmente contemporanea e intelligente, e tutt’altro che sovversiva – tutto questo è scritto senza nulla togliere al buon Cristicchi o ad altri che hanno partecipato portando una lieve ventata d’aria fresca. Le tematiche dei Perturbazione ruotano attorno ad un quotidiano poetico, personale e intimo, facilmente fruibile su livelli diversi e quindi anche facile da empatizzare; inoltre le melodie sono quasi sussurrate da una voce pacata e dolce, e che è un po’ come un Bostik superefficace che le incolla alla memoria e al cuore: dà vita ad un collage emozionale.
Perturbazione
Pianissimo fortissimo
Capitol – EMI (2007)
TRACKLIST:
1. Un anno in più
2. Nel mio scrigno
3. Leggere parole
4. Battiti per minuto
5. Qualcuno si dimentica
6. Casa mia
7. On/off
8. Brautigan (giorni che finiscono)
9. Controfigurine
10. Giugno, dov’eri?
Il videoclip di “Battiti per minuto”:
www.youtube.com/watch?v=RiPw0zL7cv8