“Posti in piedi in Paradiso” di Carlo Verdone

Tre disgraziati figli dei tempi, tra incertezza ed euforia

A distanza di due anni da Io, Loro e Lara, Carlo Verdone torna al cinema con Posti in piedi in Paradiso, uno dei suoi film più riflessivi sui tempi e sull’età.

I protagonisti, di Posti in piedi in Paradiso, sono tre uomini, tra i 40 e i 50 anni, separati, con i sogni piegati nei cassetti, con una o più famiglie da mantenere.
Ulisse (Carlo Verdone), ex produttore musicale, vende vinili ed espone cimeli in un negozietto di Roma; Fulvio (Perfrancesco Favino), noto critico cinematografico, è passato alla cronaca rosa; Domenico (Marco Giallini), impenitente latin lover, agente immobiliare, arrotonda facendo il gigolò di ventura.

Sono figli dei tempi, della crisi, degli assegni di mantenimento, legati o ancorati a un passato prossimo; tre disgraziati insomma.
Per destino e per necessità si trovano a condividere lo stesso appartamento, e, inevitabilmente, anche le rispettive situazioni, instaurando un’amicizia solidale, nel bene e nel male. Soprattutto nel male, quando Domenico, una sera, si sente male: Ulisse e Fulvio chiamano il medico e arriva una strampalata cardiologa, Gloria (Micaela Ramazzotti), dalla vita sentimentale molto complicata. Gloria lega subito con Ulisse, come lei “drogato di solitudine”. Nel frattempo, Fulvio si barcamena tra le pagine di spettacolo e tra buffet di set e feste; con un filo sottile di infantilismo e incredulità, dai libri sulla storia del cinema e da Orson Welles, è passato a intervistare stelle nascenti delle soap, per provvedere all’assegno mensile destinato all’ex moglie (Nicoletta Romanoff).
Ma la situazione economica peggiora senza conoscere tregua, anche per Domenico, nonostante i suoi piani folli, falliti, nonostante cerchi di assecondare sempre di più i figli, soprattutto l’unico figlio maschio, con cui non riesce a trovare un dialogo.
Alla fine questi tre figli dei tempi, dovranno smettere di essere tali e riscoprirsi padri, assumendosi le proprie responsabilità, anche per merito dei loro stessi figli, più consapevoli dei genitori.

Posti in piedi in Paradiso, uno dei film più riusciti del regista, è una commedia tinta di quella malinconia, che, con colori tenui o forti, ha sempre contraddistinto i film di Verdone.
Una tragicommedia conciliante, abile, e snella nello descrivere i personaggi, che sanno essere amareggiati e amari, buffi, truffaldini, infantili; e nel tratteggiare una realtà dove nel portafoglio si contano solo gli spiccioli.
Un Verdone che tende a rappresentare molto di sé stesso; e lo fa con una grande dimestichezza, e sobrietà umana, nostalgico, ma senza banalità. Si lascia andare a troppi intrecciati giri di vite, forse, nella seconda metà, come se gli sfuggisse la praticità dello svolgimento.
L’ottimo cast riesce. però, a intervenire, facendo dimenticare quelle poche imperfezioni, troppo forzate. Micaela Ramazzotti conferma il suo intuito elegante nella recitazione. Mentre Favino, Giallini e Verdone esprimono al meglio la propria indole creativa, incastrando con professionalità dialoghi e tempi comici.

Posti in piedi in Paradiso, che esibisce con vanto una colonna sonora che va da Scott Walker a The Doors, è un bel soggetto, con frammenti di vita reale, tra incertezza ed euforia.

Titolo originale: Posti in piedi in paradiso
Nazione: Italia
Anno: 2012
Genere: Commedia
Durata: 115′
Regia: Carlo Verdone
Cast: Carlo Verdone, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Micaela Ramazzotti, Nicoletta Romanoff, Nadir Caselli, Diane Fleri
Produzione: Filmauro
Distribuzione: Filmauro
Data di uscita: 02 Marzo 2012 (cinema)