Simpatiche, infantili, scanzonate, ironiche, fastidiose, dolci, sensibili, allegre, malinconiche, emozionate ed emozionanti. Sono le quattro ‘dive’ sedute intorno al tavolo di Gianni Di Gregorio, sceneggiatore e regista che decide con semplice e affascinante verità di raccontare un divertentissimo 15 Agosto.
In Parenti Serpenti di Monicelli, i poveri anziani venivano in tutti i modi sovrastati da diabolici figli tanto da portare la storia nei meandri dell’umorismo nero, del feroce cinismo dell’acida conclusione. Qui un figlio, ormai di decadente mezz’età, cerca in tutti i modi di sbarcare il lunario, ma soprattutto di regalare alla mamma capricciosa (nobildonna opprimente) ultimi momenti di serenità leggendole libri per farla addormentare e cucinandole dei prelibati piatti d’alta cucina. Questo insolito nucleo familiare vive in un fatiscente appartamento nel centro di Roma.
Tra debiti e bollette non pagate, incontriamo Alfonso, l’amministratore del condominio, che propone a Gianni l’estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di ferragosto in modo che lui possa partire per le terme. Gianni non può non accettare. Ma subito c’è una sorpresa: Alfonso porta la mamma accompagnata dalla zia. A queste due nuove coinquiline se ne aggiunge una terza, la mamma dell’amico dottore. Sul palcoscenico tutti gli attori hanno preso posto e soprattutto il proprio ruolo. Attingendo dagli aspetti caratteristici del teatro popolare, Di Gregorio mette in scena queste “bambine” piene di capricci, di voglie, di racconti, di sentimenti, che vedono nella bontà “retribuita” del disperato Gianni un ottimo bastone su cui appoggiarsi per essere felici. Una serie di gag offrono, seppur in modo volutamente superficiale, punti di riflessione sulla frenesia della vita che ci circonda e che troppo spesso ci fa dimenticare l’affetto che i parenti più anziani vogliono, e pretendono, per “sentirsi in vita” e non abbandonati a se stessi.
L’ingrediente vincente di questa commedia, prodotta da Matteo Garrone e distribuita dalla Fandango di Procacci, è la genuina esuberanza delle quattro attrici non professioniste, che egregiamente coordinate da Di Gregorio (è esagerato usare il termine ‘dirette’ in questo caso…) regalano al pubblico momenti di serenità decorata da importanti riflessioni sulla condizione dell’anziano nella società d’oggi.
Titolo originale: Pranzo di ferragosto
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 75′
Regia: Gianni Di Gregorio
Cast: Valeria de Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Cali, Grazia Cesarini Sforza, Alfonso Santagata, Gianni Di Gregorio, Luigi Marchetti, Marcello Ottolenghi, Petre Rosu
Produzione: Archimede
Distribuzione: Fandango
Data di uscita: Venezia 2008 05 Settembre 2008