“Puccini e la fanciulla” di Paolo Benvenuti

Il ritratto melò di un grande maestro della musica italiana

Fuori Concorso
È il 1908 e, nella sua villa di Torre del Lago, il celeberrimo compositore Giacomo Puccini si giova dell’incanto della natura toscana, cercando ispirazione per la sua nuova opera, La fanciulla del West. A turbare la quiete tardo-romantica del luogo sopraggiunge però il dramma di Doria Manfredi, un’umile domestica che sorprende la figliastra del Maestro a letto con il suo librettista. Per evitare lo scandalo, la ragazza insinua nella madre, Fosca, il sospetto che la povera serva abbia una relazione amorosa con Puccini. In realtà il compositore ha tutt’altri gusti: le sue amanti, al pari delle eroine delle sue opere, hanno un carattere forte, proprio come la cugina di Doria, che gestisce con fermezza una locanda sulle rive del lago. La falsità delle accuse non servirà però a salvare la domestica dalla furiosa gelosia di Fosca, che la esporrà tanto alla gogna da spingerla al suicidio.

Presentato fuori concorso alla 65esima Mostra del Cinema di Venezia, il film di Paolo Benvenuti nasce da una ricerca condotta su questo episodio poco noto della vita di Puccini. Il ritrovamento di lettere e documenti vari ha riportato alla luce la tragica vicenda di Doria Manfredi, che il regista non ha voluto lasciare inascoltata. Per rigore filologico e per ragioni estetiche, la narrazione degli eventi è stata affidata quasi esclusivamente alla musica, in particolare agli arrangiamenti per piano della pucciniana ‘Fanciulla del West’.

Le poche scene parlate sono a carico delle voci off dei personaggi, intenti a leggere testi di brevi lettere. Di fondamentale importanza anche il commento, per così dire, ambientale, che gode di una fotografia davvero graziosa e a tratti originale. Costruite sul magnifico paesaggio toscano, i suoi riflessi e i suoi colori saturi, molte immagini del film sembrano quasi degne dei macchiaioli e contribuiscono in modo determinante a tenere insieme una trama dal gusto forse un po’ troppo melò.

Rinunciare al normale sonoro, infatti, è una scelta coraggiosa e interessante, ma comporta un rischio notevole, vale a dire quello di cadere in una mimica troppo spinta e sopra le righe, sovraccarica di bassa teatralità. Sono evidenti le buone intenzioni di Benvenuti, che sicuramente ha saputo introdurre nel film spunti piacevoli, ma nei confronti della grande intensità tipica delle opere pucciniane, la storia di questa fanciulla sembra destinata a rimanere decisamente sottotono.

Titolo originale: Puccini e la fanciulla
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 84′
Regia: Paolo Benvenuti

Cast: Riccardo Moretti, Tania Squillarlo, Federica Chezzi, Debora Mattiello, Giovanna Daddi

Data di uscita: Venezia 2008