“QU UN SEUL TIENNE ET LES AUTRE SUIVRONT – SILENT VOICES” di Lea Fehner

Drammatico intreccio

Giornate degli Autori
Stephane, un giovane fattorino che lavora per l’ospedale, ha accettato una rischiosa operazione con dei delinquenti locali per mettere fine ai suoi problemi economici.
Il figlio di Zorah è stato accoltellato dal ragazzo con il quale condivideva un’intensa relazione omosessuale e la madre non riesce a superare la crisi dovuta alla terribile disgrazia.
Laure, un’allegra ed intraprendente sedicenne, è perdutamente innamorata di Alexandre, giovane dal carattere difficile e con la spiccata capacità di mettersi nei guai. Mentre il fidanzato è costretto a scontare un periodo in carcere a causa di un’aggressione ad un poliziotto, Laure vive dei momenti di smarrimento ed uno spiacevole imprevisto esaspera ulteriormente la condizione della ragazza.
In una frenetica e opprimente Marsiglia, i destini dei tre tormentati protagonisti procedono parallelamente in un crescendo di apprensione ed incertezza, incontrandosi soltanto durante l’angosciante scena conclusiva.

Le vite dei protagonisti dell’opera prima della regista francese Lea Fehner sono marcatamente contraddistinte da una frustrante drammaticità.
L’adolescenza di Laure è turbata dall’incontro fortuito con uno scapestrato ragazzo di nome Alexandre, del quale la protagonista si innamora perdutamente. La loro relazione sentimentale viene però bruscamente interrotta dalla reclusione di Alexandre: durante le giornate in cui è separata dal suo amante, Laure scopre con sgomento di essere rimasta incinta e si allontana dolorosamente dall’irrequieto Alexandre.
Zorah non riesce a metabolizzare la scomparsa del figlio, morto distante dalla propria famiglia perchè allontanatosi dall’originaria Algeria per trovare lavoro in Francia. La disperata madre si reca in Europa con l’intenzione di scoprire la realtà celata dietro al misterioso assassinio.
Infine Stephane si trova in una pessima condizione economica ed il rapporto con la moglie ne risente pesantemente. Non trovando altre valide alternative, il malcapitato ragazzo accetta di essere coinvolto in un piano illecito ma ben retribuito: Stephane dovrà deve prendere il posto di un detenuto in modo che quest’ultimo possa evadere, ricevendo poi una cospicua somma in denaro per la sua collaborazione.

Le storie dei tre personaggi procedono separatamente senza incontrarsi fino agli ultimi istanti dell’opera.
La costruzione dell’esordiente regista francese risulta perfettamente congeniata: nonostante la palese diversità contenutistica fra le avventure dei personaggi, nessuna delle tre storie prevale sulle altre, preservando in questo modo l’equilibrio e la fluidità del film. L’impeccabile intreccio fra le distinte vicende produce un efficace clima di tensione: intrappolato nella fitta rete del continuo intersecarsi degli avvenimenti, lo spettatore rimane costantemente suggestionato dalle lievi evoluzioni parallele che avvengono con il passare dei minuti. Inoltre la curiosità verso il destino che attende i protagonisti viene amplificata dall’inesorabile attesa prodotta dall’andamento discontinuo della narrazione.

La scorrevolezza dell’opera è inoltre assicurata dalla brillante prova degli attori protagonisti. Farida Rahouadj, impegnata nel ruolo di Zorah, riesce a trasmettere con pregevole abilità il lancinante desiderio di scoprire la dolorosa verità riguardante la morte del figlio.
Il personaggio di Laure, interpretato dalla promettente Pauline Etienne, impressiona invece per la capacità di mantenersi ininterrottamente in bilico fra la disperazione e la speranza, il risentimento e la passione.

Qu un seul tienne et les autres suivront – Silent Voices
Nazione: Francia
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 112′

Regia: Léa Fehner

Cast: Farida Rahouadj, Reda Kateb, Pauline Etienne, Marc Barbè, Julien Lucas, Vincent Rottiers, Delphine Chuillot, Dinara Droukarova
Produzione: Rézo Productions
Data di uscita: Venezia 2009