William, per gli amici Bill, desidera da sempre diventare musicista, e salire col proprio gruppo in vetta alle classifiche.
Vive nella periferia di Londra, lavora in un piccolo e anonimo negozio di dischi dove i clienti acquistano solamente musica pop, deleterio per la passione che il ragazzo nutre per la musica post Punk e post New Wave, ma che gli permette di pagare l’affitto in un appartamento di periferia, e che gli permette, nel frattempo, di spedire recensioni alle riviste di musica sperando in un contratto come critico.
William cerca di sopravvivere a Londra, al senso di oppressione e smarrimento che provoca vivere in una grigia e nebbiosa metropoli, così diversa dalle serene campagne della sua infanzia.
William cerca giorno dopo giorno di incontrare chi gli aprirà il magico mondo del successo, dell’etichetta tanto agognata. Sarà proprio questa speranza cieca di poter trovare una nuova strada, un nuovo gruppo con cui suonare, a trascinarlo in una notte da incubo in cui diventerà testimone impotente di un (pittoresco) omicidio.
A partire dal racconto della notte del delitto William, l’autore, decide di raccontare tutto ciò che avvenne nelle due settimane precedenti, che in quel buio appartamento di periferia cambiarono la sua vita per sempre.
Il terzo romanzo di Coe, uscì nel 1990 col titolo originale The Dwarves of Death, canzone degli Smiths, “I nani della morte” , titolo che anticipava limpidamente il filo rosso dell’intera trama. La traduzione italiana in Questa notte mi ha aperto gli occhi fa purtroppo perdere parte del fascino che il titolo regalava al romanzo.
L’opera mostra uno stile ancora acerbo, l’intreccio è più semplice rispetto ai romanzi successivi, la psicologia dei personaggi viene trascurata per lasciare spazio alla musica e al giallo attorno cui viene costruito l’intero romanzo, ma nel complesso si nota già il germe del talento letterario che si manifesterà negli anni successivi.
Jonathan Coe (Birmingham, 19 agosto 1961) Ha studiato alla King Edward’s School, Birmingham, al Trinity College, Cambridge e all’Università di Warwick, dove ha anche insegnato Poesia Inglese. Ha in seguito lavorato nel campo musicale, scrivendo musica jazz e cabaret, ha poi fatto il correttore di bozze, prima di diventare scrittore e giornalista freelance.
Questa notte mi ha aperto gli occhi è stato il suo terzo romanzo.
Jonathan Coe, Questa notte mi ha aperto gli occhi, Feltrinelli – I narratori, 2008, pp. 206, euro 14.00.