Halloween come sempre a Ravenna significa Ravenna Nightmare Film Fest.
Il più atteso appuntamento cinematografico di fine autunno torna dal 26 ottobre all’ 1 novembre 2011 per trasformare la città nell’indiscussa capitale italiana del cinema horror e fantastico. Un’intera settimana di programmazione da brivido, presso il centrale Cinema Corso.
La manifestazione (curata dal Direttore artistico Franco Calandrini per St/Art, con la direzione Organizzativa di Alberto Achilli per l’Ufficio Attività Cinematografiche del Comune di Ravenna, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, col sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il contributo di EniPower e con Media Partner ufficiale Horror Channel, canale 134 – solo su Sky) taglia quest’anno il traguardo della sua 9a edizione. E lo fa con alcune anteprime nazionali ed eventi speciali in esclusiva:
Direttamente dagli Stati Uniti arriva la serie di culto After Dark, il brand creato da Courtey Solomon. Un vero e proprio circuito alternativo di produzione e distribuzione cinematografica specializzato in genere horror. RNFF11 proietterà alcuni dei migliori titoli della nuova quarta serie, opere inedite in Italia che rappresentano una nuova generazione di registi emergenti, verso le oscure frontiere del cinema dark.
Per la prima volta in Italia sarà presentato – rigorosamente in versione integrale e in formato 35 mm – il disturbante e iperviolento film americano, ma di regia italiana, Nightmare In A Damaged Brain (1981) di Romano Scavolini, uno dei film più censurati al mondo, con gli ottimi effetti speciali del maestro Tom Savini.
Tra le sezioni e gli appuntamenti del festival non po’ mancare uno sguardo/omaggio al cinema del passato. La retrospettiva “Deliri d’autore” – con le pellicole Un tranquillo posto di campagna (1968) di Elio Petri, L’australiano (1978) di Jerzy Skolimowsky e Le orme (1975) di Luigi Bazzoni – sarà una breve ma ricca incursione nelle uniche produzioni horror firmate da tre eccelsi maestri di cinema: il lato oscuro del cinema d’autore.
Ma la vera struttura portante del RNFF, l’evento principale, resta come da tradizione il Concorso Internazionale per lungometraggi, dodici pellicole che porteranno in sala quanto di meglio è emerso nella recente produzione internazionale di genere.
Dalla Spagna due pellicole che ben rappresentano la felice stagione cinematografica horror in terra iberica: l’agghiacciante thriller Secuestrados di Miguel Ángel Vivas, versione spagnola di Arancia Meccanica di impressionante maestria registica, ed Exorcismus – La posesión de Emma Evans di Manuel Carballo, su un’adolescente indemoniata; dalla Germania Masks di Andreas Marschall (già vincitore al RNFF 2004 con Tears of Kali), allucinante mise-en-scène del teatro della crudeltà di Artaud e Grotowski che è anche esplicito omaggio ai maestri dell’horror italiano, a partire da Dario Argento; Crawl del giovane esordiente Paul China, fulminante noir australiano tra Blood Simple e Non è paese per vecchi, su una giovane ragazza presa in ostaggio da uno spietato killer croato; si prosegue con Rabies, primo slasher movie israeliano, diretto dal duo Aharon Keshales & Navot Papushado; desolanti spazi aperti e molta angoscia esistenziale per lo strano mix di terrore, ironia e fantascienza di Hellacious Acres – The case of John Glass del canadese Pat Tremblay; dal Regno Unito arriva il film ad episodi Little Deaths, piccola antologia del terrore sul doppio tema Sesso / Morte, alla regia Andrew Parkinson, Simon Rumley e Sean Hogan, rappresentanti della nuova ondata horror della cinematografia inglese, storici amici e più volte graditi ospiti del RNFF; proprio Sean Hogan dirige anche The Devil’s Business, storia di due malviventi alle prese con forze demoniache; dal Canada Skew, opera prima del regista Sevé Schelenz, su di un gruppo di amici in viaggio verso un cruento crescendo di paranoia, delirio e massacro; dagli Stati Uniti infine ben tre film: The Bunny Game del documentarista e musicista Adam Rehmeier, un metafisico bianco e nero per gli splendori e le miserie di Bunny, prostituta di strada cocainomane, vittima di un crudele e violentissimo gioco di malvagità ed espiazione; The Caller dell’inglese Matthew Parkhill, claustrofobico ghost-movie per il quale ci sono chiamate alle quali è meglio non rispondere; Absentia,diretto da Mike Flanagan, la storia di due sorelle alle prese con un tunnel misterioso abitato da presenza maligne…
Numerosi gli autori e gli attori presenti in sala durante le proiezioni.