Il Premio Riccione per il Teatro, in collaborazione con Fondazione Solares delle Arti e il Comune di Riccione – Assessorato al Turismo e Assessorato alla Cultura, propone dal 2 luglio al 12 settembre 2010 la mostra GLI ANNI DELLA DOLCE VITA, allestita dalla scenografa Keiko Shiraishi a VillaMussolini,. La mostra , aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 23. documenta, con oltre 160 immagini di grande formato, la lavorazione del film di Federico Fellini e, nello stesso tempo, ricostruisce il clima della dolce vita romana alla fine di quegli anni ’50 che ispirarono il regista riminese. Autore degli scatti il “paparazzo” Marcello Geppetti, unprotagonista di quella vivace e piccante stagione che vide Cinecittà, invasa da star e starlette, diventare la “Hollywood sul Tevere”.Le oltre 160 istantanee sono praticamente inedite in Italia perché pubblicate prevalentemente da giornali e riviste straniere. Alle immagini “rubate” da Geppetti per le strade e nei locali notturniromani, si contrappongono le 28 fotografie, scattate nei momenti di pausa sul set della “Dolce Vita”di Fellini, da Arturo Zavattini, figlio del grande Cesare e operatore del film, gelosamente conservate sino ad oggi dal suo autore nel proprio archivio privato.
Nei primi anni ’60 Riccione è la località turistica che, pur conservando più di una traccia dell’antica eleganza, diviene sinonimo del turismo balneare di massa e dei suoi stereotipi: la spiaggia affollata, il bar col juke-box, il dancing con le canzoni degli anni ’60, i latin lover locali. E’ allora che Riccione assurge alla massima popolarità cinematografica, nell’arco di pochi anni: dal 1959 al 1965. Sono gli anni del “miracolo economico” italiano e della esplosione delle vacanze di massa che il cinema, allora sollecito nei confronti della realtà sociale, non può non documentare. Così, dal solco del neorealismo e della commedia all’italiana, nasce un nuovo genere o sottogenere balner-vacanziero, tra il comico e il drammatico, secondo le migliori tradizioni della commedia di costume. “Riccione ’60, la dolce vita” lancia un ponte tra la dolce vita romana e quella riccionese o, per dirla come ebbe a dire Ennio Flaiano nella mitica estate romana del 1958, “tra Via Veneto e la spiaggia”.
Accompagnano il progetto “Riccione ’60, la dolce vita” altre iniziative anch’esse ipsirate dagli anni del boom: punteggiano l’estate riccionese i SALUTI E BACI-SCENE DA UNA VACANZA, novità assoluta dell’ensemble artistico di Città Teatro: il set è la Riccione del boom, che da passerella mondana eluogo ideale per le vacanze estive di divi del cinema negli anni ’30 diventa la meta d’elezione del turismo balneare di massa trasfigurandosi nell’immaginario popolare nel luogo-simbolo dellaVacanza. Un’altra importante iniziativa dell’estate riccionese 2010 è la mostra Sessanta e dintorni.
Nuovi miti e nuove figure dell’arte,a cura di Claudio Spadoni, con la collaborazione di Daniela Grossi, presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Villa Franceschi: uno spaccato tra fine anni ’50 ai primi anni ’60, in cui alla “dolce vita” felliniana corrispondono le trasformazioni, anche radicali, che dall’Europa all’America, segnano in modo decisivo le linee dell’arte.
La mostra fotografica Gli anni della dolce vita è aperta tutti i giorni
dal 2 luglio al 12 settembre dalle 18 alle 23.
Per informazioni Premio Riccione per il Teatro
tel 0541 694425 / 695746
www.riccioneteatro.it – [premio@riccioneteatro.it->premio@riccioneteatro.it]