L’arciere Robin Longstride (Russel Crowe) è un fante dell’esercito di Re Riccardo (Danny Huston) al ritorno dalla Terza Crociata in Terra Santa. Riccardo — nel tentativo di recuperare la somma pagata al re francese che lo aveva tenuto in ostaggio mentre tornava dalla Crociata — sta assediando un castello francese. Secondo le cronache dell’epoca, durante l’assedio Riccardo venne ferito al collo da una freccia e morì poco dopo. Sua madre, Eleonora (Eileen Atkins), ne rimase devastata e, di conseguenza, la corona passò a suo fratello minore, il Principe Giovanni (Oscar Isaac).
Robin coglie l’opportunità per far ritorno nella nativa Inghilterra per la prima volta da quando aveva cinque anni. Al suo approdo in terra inglese, trova una nazione impoverita e priva di uomini a causa della folle necessità di Riccardo di finanziare le sue guerre.
Lo spettro di un invasione francese si profila all’orizzonte.
Per mantenere una promessa fatta a un uomo morente, Robin si reca a Nottingham, una città afflitta dalla corruzione e sull’orlo della carestia a causa delle tasse elevatissime imposte ai suoi sudditi da un dispotico sceriffo (Matthew Macfadyen). Lì conosce Marion (Cate Blanchett), una vedova risoluta e scettica nei confronti dell’identità e delle motivazioni di questo crociato della foresta, e Sir Walter Loxley (Max Von Sydow), il suocero di Marion.
Robin, grazie all’aiuto di Sir Walter, fa riaffiorare alla sua mente ricordi dolorosi; suo padre era lo scalpellino Thomas Longstride, un oratore molto apprezzato ed il principale autore di quella che sarebbe stata la Forest Charter (Carta della Foresta). Questa carta, antesignana della Magna Carta, illustrava i diritti e i privilegi dell’uomo comune, proteggendolo dagli abusi dell’aristocrazia. Il predecessore di Riccardo, Enrico II, aveva inteso questa istanza politica di Longstride come tradimento e lo aveva fatto uccidere davanti al figlio ancora piccolo.
Con l’Inghilterra indebolita da decenni di guerre, asfissiata dal pessimo governo del nuovo re e resa vulnerabile dal rischio di rivolte interne e da minacce esterne, Robin e i suoi uomini rispondono ad una chiamata più grande.
A macchinare sanguinosamente contro il nuovo re, c’è Sir Godfrey (Mark Strong). Godfrey, l’uomo responsabile della morte di Robert Loxley, marito di Marion, utilizza la sua influenza alla corte del Re Giovanni, per tradire l’Inghilterra a vantaggio del Re Filippo di Francia (Jonathan Zaccai).
Robin eroe improbabile e i suoi alleati si ritrovano a dover salvare il paese che sta scivolando in una sanguinosa guerra civile e a restituire all’Inghilterra la sua gloria.
Con arco e frecce sulla croisette, Robin Hood inaugura la 63a edizione del Festival di Cannes.
Girato in Inghilterra e nel Galles, il Robin Hood del regista Ridley Scott copre il periodo che va dalla morte di Re Riccardo I – nel 1199 – fino alla firma della Magna Carta – nel 1215.
Un prequel. Il regista ha dato una rilettura efficace alla leggenda. Scott raccontare il Robin Hood non ancora fuorilegge accampato nella foresta di Sherwood (si mormora un possibile sequel).
Le storie di Robin sono tra le più antiche leggende tramandate oralmente in Inghilterra, e possono essere fatte risalire al periodo medievale del IX secolo.
Sono stati realizzati almeno 30 film per il cinema e per la TV, a partire dall’adattamento di Ivanhoe del 1913, ai film con Douglas Fairbanks (Robin Hood, 1922), Errol Flynn (Le avventure di Robin Hood, 1938), Sean Connery e Audrey Hepburn (Robin e Marian, 1976) e Kevin Costner (Robin Hood: il principe dei ladri, 1991), oltre alle popolari serie televisive come quella della BBC con Patrick Troughton, Robin Hood (1953), Robin of Sherwood (1984) e la più recente Robin Hood (2006).
Sir Ridley Scott, con quella sua tipica energia focale nel raccontare una storia, ha impresso un tocco gladiatorio a Robin Hood. La squadra composta dal regista e dall’attore Russel Crowe dopo aver dato vita, sul grande schermo a Il Gladiatore, American gangster, Nessuna verità e Un’ottima annata, si trasporta ora nel XIII secolo, allenata fisicamente per trasmettere emozioni cult. E poco importa se la prestanza scenica di Crowe rende Robin Hood troppo arciere da arena; la sfrangiatura epica del personaggio, tutto sommato, non ne risente. Motivo per cui, il film prosegue a proprio agio, con piglio celebrativo, anche con un combattimento a suon di frecce e spade in riva al mare.
Scott, da parte sua, si conferma un ottimo autore, abile nel destreggiarsi elegantemente, privo di conformismi e felicemente intraprendente, tra Thelma e Louise e Blade Runner, tra I Duellanti e Il genio della truffa.
E questo suo revisionismo leggendario ed eroico di Robin Hood, non privo di acutezze ridondanti che talvolta sfuggono ad un ordinario logico, riesce, al contempo, a riempire l’opera di quel sogno ribelle e antieroico di cui si è nutrita la fama dell’arciere inglese tanto acclamato.
La morigerata eccentricità, con studiato humour inglese, di Robin e la celata femminilità, con parca mascolinità, di Marion, sono aspetti innovativi, che trascendono il lato fiabesco della leggenda, riportando i personaggi a un pathos umano.
E laddove il pubblico tanto sorriderà all’improbabilità di frecce assassine scoccate, con altrettanta finta sobrietà apprezzerà la gloriosa parte, questa volta, fiabesca, di tutta la storia, dove il cattivo perde e il buono diventa finalmente il fuorilegge di Sherwood.
Titolo originale: Robin Hood
Nazione: U.S.A., UK
Anno: 2010
Genere: Azione, Drammatico
Durata: 148′
Regia: Ridley Scott
Sito ufficiale: www.robinhoodthemovie.com
Sito italiano: www.cinema.universalpictures.it/…
Cast: Russell Crowe, Mark Strong, Matthew MacFadyen, Cate Blanchett, Kevin Durand, Danny Huston, William Hurt, Max von Sydow, Scott Grimes, Eileen Atkins, Oscar Isaac, Rhys Ifans,
Produzione: Relativity Media
Distribuzione: UIP
Data di uscita: 12 Maggio 2009 (cinema)