“RUNNING” DI WAYNE KRAMER

Sotto il vestito niente!

Dal regista di “The cooler”, esce nelle sale “Running”,il nuovo film di Wayne Kramer che promette azione e dinamismo in un’America grigia e sanguinaria, corrotta fino al midollo e stretta nella morsa di due violente bande rivali. Riuscirà il nostro eroe…

Da più di un decennio Joey Gazelle (Paul Walker) combatte la sua personale battaglia conducendo una doppia vita che lo vuole, al contempo, buon padre di famiglia e pupillo del boss Perello, degno rappresentante della mafia italiana nel Jersey. Dopo un regolamento di conti finito male – e diversi poliziotti uccisi – Joey è incaricato di far sparire l’arma del delitto, una pistola che diventerebbe troppo scomoda se finisse nelle mani sbagliate. Ma Oleg, inseparabile compagno di giochi del figlio, la trova nascosta in cantina e ne approfitta, già che c’è, per sparare a Yugorsky, il padrino tossicodipendente legato alla mafia russa. Siamo solo all’inizio: le peripezie del malcapitato ragazzino continuano nella notte, mentre è alla ricerca di un posto sicuro dove nascondersi. Ma la pistola è ancora in suo possesso? Inizia così una scellerata caccia all’uomo (bambino) messa in atto da detective corrotti (fra i quali spicca il gradito ritorno di Chazz Palminteri), illustri esponenti delle due bande rivali e genitori in pena per la sorte dei figli. Nella grande fuga Oleg incappa più volte in situazioni grottesche e poco credibili: un protettore che picchia prostitute, una coppia di genitori modello che nasconde il vero volto del male, amici e nemici che si sovrappongono l’uno con l’altro per il gusto (il gusto?) di dare sale alla narrazione.

Un film dall’intento confuso e poco emozionale, lontano anni luce dai capolavori di questo genere che la storia del cinema ha regalato nel corso degli anni. E non è di certo lo spettatore a tirar fuori facili accostamenti, se non per una regia presuontuosa ed ammiccante che si prende sul serio proprio nel momento in cui scherno e parodia gioverebbero alla causa. La caratterizzazione dei personaggi, ferma allo stereotipo stucchevole di un b movie con pretese autoriali, è alquanto sommaria. Le citazioni, più o meno esplicite, restano un esercizio gratuito e privo di stile. La nottata fuori orario carica di imprevisti e difficoltà, si riversa in un finale quasi tenero per la poca accortezza con cui si scioglie l’intreccio.

Dimenticate il Bronx di Robert De Niro, i padrini alla Coppola, le magie di Donnie Brasco e i sogni del giovane Carlito. Dimenticate per un attimo di essere al cinema e di aver pagato il biglietto. Il nuovo lavoro di Wayne Kramer non ha ritmo, sostanza, forza. Una sceneggiatura scritta in stato confusionale, giustapponendo alla rinfusa i più disparati elementi di genere. Un collage da brivido che mescola storie di mafia, poliziotti corrotti, pedofilia (inserita in un punto cruciale del film senza ragione alcuna), ma anche l’amore per la Patria, le diffidenze nei confronti dello straniero, il caldo e confortevole rapporto matrimoniale. Running è scandito da una regia frenetica che ne nasconde la pochezza scenica ed evocativa, nonché vittima delle falle di una sceneggiatura monotona e ripetitiva (almeno nel difficile territorio che trasforma il genere in stereotipo). “Questo film è la prova che il cinema è l’arte dinamica per eccellenza […], poco importa quello che avete già visto o letto, niente può prepararvi a questo puro monumento d’azione che vi prenderà l’anima”, afferma Quentin Tarantino. Ma forse parlava di un altro film.

Running
Titolo originale: Running Scared
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere: Azione, Thriller
Durata: 122′
Regia: Wayne Kramer
Sito ufficiale: www.runningscaredthemovie.com
Sito italiano: www.videa-cde.it
Cast: Paul Walker, Cameron Bright, Vera Farmiga, Chazz Palminteri, Michael Cudlitz, Alex Neuberger
Produzione: Media 8 Entertainment, International
Production Company, MDP Filmproduktion, True Grit
Productions, VIP 1 Medienfonds
Distribuzione: Videa-CDE
Data di uscita: 14 Aprile 2006 (cinema)