“Reality” di Quentin Dupieux

In bilico tra sogno e realtà

Venezia 71. Orizzonti
Jason di lavoro fa il cameraman, ma ha un sogno nel cassetto: realizzare il film horror che ha in mente da anni.

Per questo si rivolge a un produttore, Bob Marshal, che si dice disponibile a finanziare la pellicola a una condizione: Jason dovrà trovare l’urlo migliore della storia del cinema. Quarantott’ore soltanto e, se riuscirà nell’impresa, allora il suo sogno verrà coronato.

Apparentemente una trama semplice. In realtà un gigantesco incubo in cui il protagonista si perde, tra personaggi strambi, un cinghiale che inghiotte una videocassetta, un malato immaginario e un preside che ama travestirsi da donna.

Si susseguono così storie tra loro totalmente estranee, ma che immancabilmente trovano il modo di collegarsi l’una all’altra nei modi più inusitati, senza tuttavia lasciare alcuna traccia di perplessità nel personaggio circa la loro veridicità. Come nei sogni.

Certo, il filo è difficile da seguire, ma è proprio l’assurdità dell’insieme, portata alle estreme conseguenze, a rendere il tutto tanto paradossale da risultare intrigante e piacevole. A tutto questo contribuisce anche il bilinguismo della pellicola: per metà in inglese e per l’altra metà in francese.
Quentin Dupieux realizza un buon film, spesso divertente e, pur nelle sue mille sfaccettature, unitario.

Titolo originale: Réalité
Nazione: Francia, Belgio
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 87′
Regia: Quentin Dupieux

Cast: Alain Chabat, Jonathan Lambert, Elodie Bouchez, Kyla Kenedy, Eric Wareheim, John Glover, Lola Delon, Matt Battaglia, Susan Diol, Roxane Mesquida, Erik Passoja Jonathan Spencer, Bambadjan Bamba, Brad Greenquist, Patrick Bristow
Produzione: Noodles, Orange Sky, Realitism Films

Data di uscita: Venezia 2014 – Orizzonti
2014 (cinema)