Il 28 maggio a Bibbiena, nel Casentino, si è inaugurato con due mostre il Centro Italiano della Fotografia d’Autore, una dedicata ai grandi maestri, l’altra rivolta a presentare al pubblico la nuova ricerca di sedici giovani artisti emergenti.
Le due interessanti e importanti rassegne sono aperte al pubblico fino al 28 agosto 2005 e trovano sede nella suggestiva ex Casa Mandamentale del centro toscano, edificio ottocentesco che, grazie a un attento intervento di restauro, conserva ancora la struttura della precedente destinazione d’uso.
Si tratta per l’esattezza di due mostre organizzate per inaugurare il nuovo Centro Italiano della Fotografia d’Autore, nato grazie al sostegno della FIAF – la storica Federazione Italiana Associazioni Fotografiche sorta nell’immediato dopoguerra, precisamente nel 1948 – che in tal senso, come ha sottolineato il suo presidente, Fulvio Merlak, si propone in questo particolare frangente storico di “particolari mutazioni dovute all’arrivo della tecnologia digitale”, di costituire “una sorta di anello di congiunzione fra l’antico ed il nuovo, fra la necessità di salvaguardare un patrimonio fotografico altrimenti destinato a disperdersi ed il desiderio di stare al passo coi tempi imposti dai nuovi standard tecnologici”. L’iniziativa ha trovato immediato riscontro e consenso da parte delle autorità cittadine di Bibbiena e dei suoi amministratori che ne hanno colto con lungimiranza l’aspetto positivo.
La mostra dedicata ai “grandi maestri” che comprende immagini originali di Mario Giacomelli, Fulvio Roiter, Franco Fontana, Gianni Berengo Gardin, Paolo Monti, Cesare Colombo, Nino Migliori, Pepi Merisio, Pietro Donzelli, Mario Cresci, Stanislao Farri, Mario Cattaneo, Mario De Biasi, Piergiorgio Branzi e Alfredo Camisa, tende a sottolineare l’importanza che questi autori, fra l’altro nella maggior parte dei casi formatisi in ambito amatoriale, hanno rivestito nella conoscenza e nella cultura fotografica dall’ultimo dopoguerra a oggi, in perfetta sintonia con ciò che il Centro si propone maggiormente di valorizzare con una serie di altre iniziative che vanno dalla conservazione all’archiviazione, dallo studio alla promozione di altre mostre, seminari, workshop, cicli di conferenze, dalla realizzazione di una biblioteca specializzata e di un archivio multimediale a un diffuso e capillare collegamento con altre analoghe istituzioni, nazionali e internazionali, che si muovono con le medesime finalità di indagine.
Come sottolinea Claudio Pastrone, direttore del Centro Italiano della Fotografia d’Autore, nel catalogo realizzato per l’occasione, il Centro guarda anche al presente e ovviamente al futuro proponendosi di promuovere le nuove tecniche e le generazioni emergenti e perciò non è casuale che la maggior parte dello spazio espositivo sia stato assegnato alla creazione contemporanea individuando sedici giovani autori – in gran parte provenienti dalle accademie di belle arti italiane, che hanno potuto allestire le loro opere all’interno delle sedici celle dell’ex carcere. Tra i giovani autori particolarmente suggestive e degne di attenzione le fotografie di Paola Binante con i suoi “Paralipomeni –legni”, Silvia Canini con “Un Mare di silenzio”, Marianna Cappelli con “Cupo incanto”, Mauro Magrini, con “Luci in nero”, Alberto Peroli con “Progetto sorriso nel mondo” e Maurizio Sapia con “Nature non morte”.
“Riflessioni” – Centro Italiano della Fotografia d’Autore,
Bibbiena (AR) –
Orario di apertura mostre: lun. ore 15.30-18.30, mar/mer/gio/ven/sab. ore 9.30-12.30 e 15.30/18.30, dom. ore 10.00-12.30
Info: tel. 0575/383109, fax 0575/383239, e-mail paola@immediaarezzo.it
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