“Scintille” è il racconto di «un italiano, nato a Beirut, con tanti parenti e amici dall’altra parte del confine; ho descritto le infinite emozioni che i suoi occhi palesavano, in ogni luogo, soprattutto a Bint Jbeil, dove è morto il figlio di David Grossman […] Questa è la gente del Sud del Libano, come quella del Nord di Israele, unite da un duro e triste passato, da un difficile presente […] e da un futuro sicuramente migliore[…]» (p.186)
Le parole della lettera del Generale Fioravanti, rivolte a Gad Lerner, descrivono bene il libro: l’avventura del ripercorrere la strada delle proprie origini. Lo scrittore, infatti, decide, all’arrivo del tanto sospirato Passaporto italiano, di visitare la sua Terra d’origine, i luoghi della sua infanzia, dei racconti dei suoi genitori. Grazie a questi viaggi, riesce a capire di più sua madre Tali, la sua nostalgia per la raffinata ed elegante Beirut levantina.
Comprende Moshè, suo padre, e il trauma dell’ emigrato, quello del dover lasciare le proprie radici e tradizioni per ritrovare nuovi equilibri in Paesi estranei.
Ma ciò che più affascina di questa biografia è il suo essere testimone di Storia, Gad Lerner riesce, infatti, a commuovere e a catturare l’attenzione del lettore anche per il suo spiegare bene immagini di telegiornali e foto di giornali che, spesso, vengono visti frettolosamente, senza capire cosa veramente esista dietro all’eterno conflitto di popoli e Religioni.
Il giornalista spiega con linguaggio semplice, ma ben ricercato e strutturato le mille sfaccettature del popolo ebraico, la sua complessa storia, trasferendo di pagina in pagina le proprie passioni ed emozioni.
Gad Lerner, Scintille.Una storia di anime vagabonde, Feltrinelli, Milano, 2009, pp. 220, € 15.00.