Concorso
I ricordi sfalsati sull’amore tra Johann e l’intrigata Jenny si confondono
alla realtà, descrivendo il loro rapporto al ritroso, alternato con
frequenti deja-vu. Lui solitario guardiano notturno si innamora grazie a una
sorta di premonizione e lei, spogliarellista via web-cam sembra essere
attrata dal suo lato malinconico.
Il regista tedesco Micheal Busch, realizza per sua stessa dichiarazione,
un film sulla memoria, il deja-vu che ti rende immediatamente consapevole
degli eventi. Il risultato è un film sperimentale alleviato in parte da una
storia d’amore. L’impatto con la pellicola e’ spiazzante, sia dal punto di
vista visivo, che da quello narrativo: le immagini sono costantemente
sfuocate per contribuire all’ atmosfera irreale e atemporale, i suoni e i
dialoghi sono moltiplicati in rimbombo e la storia si apre con l’ immagine
finale, da cui il regista avvolgerà la propria trama. Tutto è sospeso in uno
stato di limbo che non incanta lo spettatore, ma che assume accenti quasi
dark come vogliono anche la colonna sonora e la protagonista, costantemente
in nero e borchiata. La definizione dei personaggi è limitata alla loro
stranezza che non fa che aumentare l’imperscrutabilità.
Film che vuole
(forse, chi lo sa?) riflettere su realtà vissute e sognate, sintetizzate
nella storia d’amore che si divide tra percezione virtuale (la web-cam) e
il sesso vero e proprio (peraltro molto presente nel film); anche questo
però è reso incerto dalla debolezza che la realtà stessa ha nell’opera. Il
regista continua la sua spiegazione del film agganciandosi alla setta
medievale dei Catari dove per l’uomo vi era poca salvezza, poiché separato
dal cielo, da sette livelli incolmabili; infatti i protagonisti sembrano
legati dallo stesso tragico destino. Il puzzle del film si ricompone poco
alla volta e, a dire il vero, neanche del tutto.
SETTE CIELI
SEVEN HEAVEN
Germania, 2005, 35mm, 92′, col.regia, sceneggiatura/director, screenplay
Michael Busch
fotografia/director of photography
Marcus Winterbauer
scenografia/set design
Susanne Abel, Stefan Hauck
costumi/costume design
Birgit Wentsch, Elke Weidner
montaggio/film editor
Ute Schall
suono/sound
Cristoph Engelke
interpreti e personaggi/cast and characters
Daniela Schulz (Jenny), Cristoph Bach (Johann), Lars Löllmann (Patrik), Inga Busch (Tara)
produttore/producer
Kerstin Isenbeck, Jan Peters
produzione/production
ABZabbildunngszentrum ohg
coproduzione/coproduction
ZDF