“SPEAK OF THE DEAD” DEI RAGE

Ritorno alle orchestrazioni per il trio teutonico

Dopo oltre 20 anni di attività, celebrati nel 2005 con il live “From the cradle to the stage”, i Rage possono sicuramente fregiarsi del titolo di “gruppo storico” in ambito heavy metal: Peter “Peavy” Wagner, basso e voce della band, li ha abilmente guidati tra cambi di formazione e stile, e il nuovo “Speak of the dead” si ricollega esplicitamente ad alcuni lavori degli anni novanta.

Nel 1996 i Rage pubblicavano “Lingua Mortis”, una sorta di rivoluzione stilistica interna: il solido heavy metal fino a quel tempo proposto si arricchiva di spunti classici e di una massiccia presenza orchestrale; l’esperimento veniva ripetuto con “XIII” e “Ghosts”, per poi tornare stabilmente al power più canonico che aveva portato al successo il gruppo tedesco. Oggi, i Rage decidono di riabbracciare quelle sonorità in un album, “Speak of the dead”, idealmente divisibile in due parti: la lunga “Lingua Mortis Suite”, fatta di otto tracce complesse, per molti versi “progressive”, dove le orchestrazioni hanno un’importanza fondamentale; la seconda, diretta e aggressiva, più simile agli ultimi lavori della band. I Rage, ormai stabilmente lo stesso trio da anni, riescono nella difficile impresa di mostrare in modo distinto entrambe le loro facce, fondendole in un album vario ma non disomogeneo.

La suite si apre con due brani strumentali che uniscono evidenti eco classici e prog-rock ad arrangiamenti propriamente heavy metal: la sensazione è quella di una band in forma, che ha voglia di esprimere la propria creatività, e ne abbiamo una conferma in “Innocent”, brano complesso e ricercato ma dal ritornello trascinante; un intermezzo strumentale funge da ponte verso “No regrets”, tra gli episodi più riusciti dell’intero album: una ritmica pesante e cadenzata si incastra magnificamente con il preminente giro di archi, in un crescendo che ci conduce al ritornello epico ed orecchiabile. Nell’assolo di chitarra, Victor Smolski offre un saggio della sua classe oltre che della sua tecnica; il chitarrista, figlio di un direttore d’orchestra e grande appassionato di musica classica, è anche ispirato autore di gran parte della suite. La successiva “Confusion”, strumentale, ha invece come protagonista indiscussa la batteria del mitico Mike Terrana, musicista che vanta innumerevoli collaborazioni in campo heavy metal. Dopo un altro intermezzo strumentale, la ballad “Beauty” conclude la suite in modo inaspettatamente rilassato.

Il non eccelso singolo “No fear” apre con violenza la seconda parte dell’album, dove a farla da padroni sono aggressività e suoni metallici, senza per questo rinunciare alla melodia: ce lo dimostra “Soul survivor”, con il suo ritornello semplice e cantabile in un pezzo tirato che in alcuni momenti ci riporta ai Rage di “Black in mind”; “Full Moon” si apre e si chiude con una chitarra acustica e la voce per una volta suadente di Peavy Wagner: in mezzo, un altro pezzo molto aggressivo, dal sapore rock nonostante i suoni tipicamente heavy. “Kill your gods”, si segnala, piuttosto che per le liriche anti-integraliste, per la straordinaria parte strumentale nel mezzo, dove ancora una volta la band conferma vena e affiatamento; e se i successivi up-tempo “Turn my world around” e “Be with me or be gone” non sono tra le canzoni più ispirate dell’album, la conclusiva title-track ci riporta su livelli alti, con un Wagner rabbioso e graffiante su una ritmica veloce, come da tradizione Rage.

Dopo vent’anni sulla scena heavy metal costellati da cambi e inversioni di rotta è difficile dire, in realtà, cosa sia la “tradizione Rage”; certamente, l’ottimo “Speak of the dead” rappresenta, allo stesso tempo, un sunto stilistico della carriera della band ed un buon punto di partenza per chi voglia avvicinarsi al trio tedesco.

Tracklist
-Lingua Mortis Suite (tracks 1-8)
-1. Morituri Te Salutant
-2. Prelude Of Souls
-3. Innocent
-4. Depression
-5. No Regrets
-6. Confusion
-7. Black
-8. Beauty
-9. No Fear
-10. Soul Survivor
-11. Full Moon
-12. Kill Your Gods
-13. Turn My World Around
-14. Be With Me Or Be Gone
-15. Speak Of The Dead
Line-up
– Peter “Peavy” Wagner: bass, vocals
– Victor Smolski: guitars, keyboards
– Mike Terrana: drums
Official Web Site: www.rage-on.de