“Sai bo gu ji man gwen chan a (I AM A CYBORG, BUT THAT’S OK)” di Park Chan-wook

Follie cibernetiche

Concorso
Young Goon si crede una cyborg, parla con le luci e con tutte le macchine che riconosce come sue simili; Il-Soon è un ladruncolo che fa proprie le caratteristiche dei volti altrui. Entrambi vivono in un ospedale psichiatrico popolato da pazienti particolarissimi e stravaganti con i quali trascorrono le giornate.
Una donna decisamente sovrappeso che divora tutto
il cibo che le capiti a tiro, un ragazzo che
ritrova la sua dimensione camminando all’indietro, una mitomane che si nutre delle sue fantasie; “malati” che creano a loro immagine e somiglianza qualcosa di congeniale per trascorrere la loro esistenza.

I due protagonisti sono unicamente eccentrici ed
intimamente coinvolti uno verso l’altra, in uno strano stato di comprensione reciproca.
Il-Soon ha un solo scopo nella sua esistenza: concentrare le sue stravaganze per aiutare la ragazza che si lascia morire di fame al fine di condurre la sua esistenza cibernetica.

Dopo la trilogia sulla vendetta, scompaiono rabbia
e cinismo dal cinema di Park Chan-wook che presenta il suo primo film sull’amore osservato da una prospettiva
del tutto singolare e sconfinata.
Le immagini scorrono attraverso un mondo ovattato e dai colori pastello, in un’atmosfera quasi mistica.
Il tutto arricchito da effetti speciali, come mai
prima usati dall`autore, per raccontare quest’emisfero fantastico e surreale.

I caratteri dei personaggi sono profondamente delineati e dilatati verso l`estremo.
Tutti sono impegnati a compiacersi, contraddistinguendosi per una grande forza personale ed enfatica.
Bambini che si divertono a rivestire un ruolo arricchendolo con sfumature fantasiose ed eccentriche, senza troppe domande, seguendo una logica piuttosto consistente.
Ogni individuo è fautore di una storia a sé stante, che gravita in un universo sempre differente.
Un ritratto alternativo dell`amore, carico di tenerezza e delicati simbolismi, capace di coinvolgere lo spettatore senza essere troppo impegnato e di particolare spessore.

Internationale Filmfestspiele Berlin
Sai bo gu ji man gwen chan a | I’m A Cyborg, But That’s Ok
KOR, 2006
Director:
Park Chan-wook
Section:
Competition