La quarta serata del Festival porta di nuovo al centro la competizione. Dopo la terza serata dedicata all’intrattenimento e al ripescaggio, i cantanti si scontrano di nuovo e da dodici rimarranno in dieci a contendersi la vittoria.
Un’altra serata all’insegna dei duetti, ma questa volta i brani sono quelli in gara. Non ci sono piú scuse, l’emozione, quella dell’inizio, dovrebbe essere stata ammortizzata, e quindi ci si aspettano delle buone prove dai cantanti che per la terza volta si ritrovano a riproporre i loro brani.
Sul palco con gli artisti ci saranno degli ospiti con il compito di impreziosire le esibizioni. E l’inizio viene affidato alla rossa Noemi che offre una grande prova del suo pezzo, a seguire tocca alla prima delle due coppie ripescate, quella formata da Pierdavide Carone e Lucio Dalla che insieme a Gianluca Grignani ripropongono Nanì.
Salgono poi sul palco Dolcenera e Max Gazzè per Ci vediamo a casa, due personalità opposte che fanno fatica ad attrarsi. Troppa grinta per lei, la solita timidezza per lui.
Si cambia decisamente registro con l’altra coppia che era stata eliminata, quella formata da Gigi D’Alessio e Loredana Bertè che con Respirare si tuffano nel mondo della Dance un po’ troppo Anni Novanta. Sul palco sono accompagnati da deejay Fargetta con tanto di strobo, consolle con piatti e ballerini discotecari. Esibizione leggera, che fa sospettare sia un bel playback.
E dopo la dance si torna a un registro piú classico con Chiara Civello che per la sua Al posto del mondo si gioca la carta X Factor portando Francesca Michielin, anche se sarebbe stato piú divertente ospitare Daniele Magro, per suggellare la pace dopo la polemica del brano “saccheggiato”. Le due scelgono di esibirsi al pianoforte, anche se il palco del Festival sembra preoccupare troppo la Michielin che aveva abituato a ben altre interpretazioni.
E dopo il primo gruppo di cantanti arriva Sabrina Ferilli per una chiacchierata informale con Gianni Morandi e per stemperare un po’ la tesione della gara.
Si riprende poi con la gara e con l’improbabile coppia formata da Samuele Bersani e Paolo Rossi e Un pallone. Il pezzo è carino, il testo originale, il duetto normale. Arriva poi il momento di un ispirato Eugenio Finardi accompagnato da un altrettanto intenso Beppe Servillo con E tu lo chiami Dio, ottima esibizione e perfetta sintonia tra i due. Si continua con Nina Zilli insieme a Giuliano Palma accompagnati da Fabrizio Bosso. Un trio d’eccezione che regala dei minuti di passione ed emozione.
Grande esibizione anche per Arisa insieme a Mauro Ermanno Giovanardi dove la sua La Notte si riempie di stelle.
E dopo il travolgente Alessandro Siani si ritorna alla gara con Emma Marrone e Alessandra Amoroso insieme per Non è l’inferno. Sembra di essere al serale di Amici, una di fronte all’altra, qualche lacrima, gli abbracci, perchè in fondo gli “amici” ci sono nelle occasioni importanti. Anche se il pezzo non riesce a convincere fino in fondo.
I Matia Bazar decidono di osare invitando Platinette che in versione “borghese” si cimenta con il gruppo in una alternativa versione di Sei tu. Ed è Renga a chiudere le esibizioni con La tua bellezza, lui è bravo, la canzone classica e le probabilità di successo buone.
Iniziano poi a esibirsi i giovani, alcuni traditi dall’emozione altri piú sicuri, per tutti arriva il momento della verità. A spuntarla tra tutti il bravo Alessandro Casillo. Per molti a vincere doveva essere Erica Mou che aveva saputo convincere con la sua La vasca da bagno del tempo. Ma serebbe stata una vittoria scontata.
Ma la gara continua anche per i big e a dover lasciare definitivamente la competizione sono i Matia Bazar e Chiara Civello.
Sono rimasti in dieci a contendersi la vittoria in una quinta serata dove la presenza di Celentano non è ancora stata definita.