“Snakes and Arrows” dei Rush

Tornano i Rush con il loro inconfondibile stile e con uno straordinario imperdibile album

Il trio canadese composto da Geddy Lee (voce, basso e tastiere), Alex Lifeson (chitarra) e Neil Peart (batteria e percussioni) torna alla grande sulla scena mondiale con il loro ultimo prodotto, Snakes and Arrows: sulla scia di un metal progressive di cui i Rush possono vantarsi di essere tra i principali padri fondatori, la band non perde lo smalto di un tempo e anzi, riprendendo in mano il ‘vecchio’ sound che ha fatto la loro fortuna, elabora un disco ricco di spunti (ben 12 le tracce presenti) e soprattutto di bellissime e accattivanti liriche.

Far Cry è il nome del primo (finora) singolo rilasciato, nonché la prima traccia di Snakes and Arrows: il ritmo accattivante incalza una struttura musicalmente potente ma curata; il basso ricorda molto Secret Touch, altro pezzo storico della band. Il disco prosegue con Armor and Sword, altra straordinaria traccia, che alterna intelligentemente l’acustica di Lifeson all’esplosione ritmica di Peart; decisamente azzeccato anche il cantato di Lee che marca, esaltandoli, i cambi melodici.

I brani seguenti, invece, scelgono una linea più rock, accantonando per un momento il lato più ‘progressive’ dei Rush; fino ad arrivare alla strumentale The Main Monkey Buisness, a mio avviso la traccia più interessante dell’album: sei minuti di straordinaria bellezza segnano, molto probabilmente, un brano destinato a rimanere come una delle pietre miliari nella discografia del trio canadese.
Il disco scorre piacevolmente, i brani mantengono la linea impostata dalle prime canzoni, mescolando un bel rock con delle perle progressive tipiche dei Rush, forgiate dal sempreverde Neil Peart che anche in questo disco non deluderà di certo i suoi fans. Ultima citazione a parte la merita Bravest Face che si disputa con The Main Monkey Buisness lo scettro di ‘traccia consigliata’, il cantato sul ritornello di Geddy Lee è, senza troppi giri di parole, semplicemente fantastico; e la musica non è da meno: originale e accattivante…la sintesi perfetta di Snakes and Arrows. Al contrario di altre band che, all’interno di questo stesso filone, stanno perdendo un po’ di smalto e lucidità. We hold on si intitola l’ultima traccia…i Rush non mollano davvero.