Sofia Coppola vince il Leone d’Oro con “Somewhere”

Leone d'argento a Alex De La Iglesia per "Balada triste de trompeta"

Si è conclusa la 67. Mostra Internazione d’Arte Cinematografica sotto la giuria di Quentin Tarantino.
Una Mostra intensa, che si è aperta con Black Swan, dove Natalie Portman ha regalato alla cinematografia uno sguardo immortale, dove Kechiche ha stravolto con la sua Venere nera e Saverio Costanzo ha diviso i sentimenti con la sua trasposizione cinematografica de La solitudine dei numeri primi.
E forse, mai come quest’anno ci sono state opinioni drastiche, non concilianti sui film, che si sono o amati o non apprezzati, o esaltati o negati.

La Madrina di questa edizione, Isabella Ragonese, ringraziando la voce di Carla Lugli, la speaker ufficiale della Mostra, e tutto il deus ex machina, dà il via alla serata di premizione.
“Cinema che commuove, appassiona, quello con cui siamo cresciuti” sono i criteri ai quali la giuria si è attenuta, così ha dichiarato Tarantino.

Osella per il miglior contributo tecnico – fotografia

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“Veramente commossi da questo film molto poetico”: Ovsyanki, il premio al direttore della fotografia Mikhail Krichman

Osella per la miglior sceneggiatura

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“Per la fantasia e intrattenimento”: Balada triste de trompeta, Álex de la Iglesia

Premio Mastroianni

Mila Kunis per Black Swan

Colpa Volpi Miglior Interpretazione Maschile

“C’ha fatto perdere per la sua interpretazione”: Vincent Gallo per Essential Killing

Colpa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile

“Attori che sono anche autori di film, un’attrice che ha portato sulle sue spalle il peso del film”: Ariane Labed per Attemberg.

Leone del Futuro premio Miglior Opera Prima Luigi De Laurentiis

“Perché il regista racconta una storia in modo sottile con un ottimo linguaggio cinematografico, grande semplicità della storia e noi siamo riusciti a seguire la corrente”

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Premio Speciale della Giuria

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“Un cineasta nostro maestro”: Jerzy Skolimowski per Essential Killing

Leone d’Argento per la Miglior Regia

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Balada triste de trompeta, Álex de la Iglesia

Leone d’Oro per l’Insieme dell’Opera

“questo regista è anche un grandissimo artista cinematografico”: Monte Hellman per Road to Nowhere

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Leone d’Oro

“questo film ha vinto premio con decisione unanime. Un film che ci ha cambiati dalla prima scena, ci ha incanti, è cresciuto dentro di noi, dentro i nostri cuori, le nostre menti. Ha avuto le nostre simpatie, ne abbiamo sempre parlando. Ha l’aspetto artistico che noi cercavamo”:

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