Un giocatore di baseball, Chi-sung, non fallito ma quasi, innamorato dell’amore ma che non ha mai amato davvero qualcuno; innamorato quindi di qualcosa che non conosce e che cerca in tutti i modi di comprendere. Una ragazza imbranata, orfana, Yi-yeon, barista del locale spesso frequentato da Chi-sung, sua vicina di casa ed innamorata di lui sin dall’adolescenza. Scoppierà l’amore?.. Ma che ve lo chiedo a fare…
Chiariamo le cose: questo è un bel film, davvero bello, l’ennesimo esempio dell’intelligenza cinematografica dei registi coreani ed orientali in genere. È un film che rompe, sfata tutti i luoghi comuni della commedia romantica coreana degli anni novanta, trasformando i due bellocci protagonisti destinati ad innamorarsi in due imbranati cronici che non sanno neanche da dove iniziare. Si parte subito col botto: Chi-sung viene scaricato per l’ennesima volta(eccezionale la scena in cui lui si immagina la reazione che vorrebbe avere quando viene mollato), e lo stesso giorno, andando dal suo ciarlatano dottore per ritirare delle analisi, scopre di essere affetto da un cancro ai polmoni in fase avanzata che gli impedirà di vedere l’anno nuovo. Da questa situazione parte una riflessione del nostro protagonista che, dopo un momento di disperazione durante il quale si avvicina a Yi-yeon, decide di dare il massimo in quei campi dove era sempre stato troppo arrendevole e rinunciatario: il baseball e l’amore. Nel frattempo la vicinanza con la ragazza gli dona una ventata di serenità e nuova vitalità, sempre però controbilanciata dalla consapevolezza della sua malattia.
Nel baseball Chi-sung ritorna nel ruolo che lo aveva reso un interessante prospetto agli inizi della sua carriera, quello di lanciatore, e ritrova nuovi stimoli; in amore tenta di lasciarsi andare, ma le cose sono un po’ più complicate. Il film ci racconta la parabola di quest uomo fino ad arrivare all’immancabile colpo di scena finale.
È assolutamente impossibile rimanere impassibili di fronte a questa divertentissima commedia: si ride, di gusto e senza volgarità, dall’inizio alla fine, senza pause, senza tempi morti troppo lunghi. E ci si appassiona alle avventure sentimentali di questi due personaggi, non ricchissimi, non bellissimi,non sicurissimi di sé, e senza molti altri -issimi, ma imbranati, poco sicuri e a disagio come sarebbe ognuno di noi nella loro situazione.
Someone Special
Regia: JANG Jin
Anno: 2004
Durata: 118′ min