“Surf’s Up – I re delle onde” di Ash Brannon, Chris Buck

Pinguini sulla cresta dell’onda

Cody Maverick, piccolo e insicuro pinguino dell’Antartide, riesce a farsi accettare per il Big Z Memorial, l’importante torneo di surf di Pin Gu dedicato al deceduto re della tavola Big Z. E Cody è proprio il più grande ammiratore del grande surfista, e, volendo fare lo sbruffone, sfida il campione del momento Tank Evans, perdendo miseramente. Ma è grazie a questa caduta e ad una spina di riccio nel piede che Cody scopre che il suo idolo è ancora vivo e si nasconde tra la giungla nell’entroterra di Pin Gu. Big Z gli insegnerà tutti i segreti per la vittoria, compreso il segreto più importante: l’amicizia.

Dopo i pinguini di Madagascar, quelli di La Marcia dei Pinguini e quelli di Happy Feet, ci troviamo ora di fronte a dei pinguini tropicali, surfisti. La storia è basata sul classico modello di trama per l’animazione: protagonista che si crede, e che tutti considerano, un perdente, che si fa avanti e che, tramite il superamento di innumerevoli ostacoli, raggiunge il suo traguardo e vince contro i cattivi. È quella che ci si aspetta che sia. Anche qui troviamo poi i personaggi esilaranti: l’amico pollo Joe, il pennuto assistente dell’istrice produttore Reggi e i tre pinguinelli, aspiranti cultori della tavola, che raccontano dal loro piccolo le loro opinioni.

Ma non è nella storia o nel “cast” che bisogna ricercare le qualità di questo film. Il valore di Surf’s Up sta tutto nella tecnica visiva, spettacolare. Ci sono varie innovazioni in questa animazione: la storia è raccontata sotto forma di documentario, con tutte le voci fuori campo dei giornalisti e le interviste tipiche di questo genere. E in quanto documentario deve esser realizzato con la videocamera a mano: infatti è proprio questa la novità, non s’era mai vista una macchina da presa inserita nel mondo del cartone animato, con tanto di riprese mosse. Macchina che diventa poi Super8 in bianco e nero per il racconto sui pionieri del surf del passato, dando l’effetto retrò che si ritrova in una qualsiasi pellicola “reale”. Le capacità di animazione della Sony Pictures e collaboratori si nota anche, e soprattutto, nella verosimiglianza quasi assoluta delle scenografie: ottenute variando al computer gli scenari originali in maniera impercettibile (mare, sabbia, scogli ecc.).

In tutta questa “realtà irreale” e animata, la morale resta sempre e comunque la genuina, antica e sempre bella, idea dell’immortalità dell’amicizia, che l’importante non è mai vincere ma partecipare e che non serve arrivare primi per essere ammirati. Il sempre vincente Tank Evans è colui che alla fine nessuno sopporta, invece il perdente Big Z è quello che alla fine risulta trionfante: Cody, il suo amico, gli ha fatto trovare la sua strada. “Non arrenderti mai. Trova una strada perché è così che fanno i vincenti”. E questo film ci dice che la strada migliore da scegliere è e resta sempre quella che porta verso gli amici. Con lacrimuccia finale.

Titolo originale: Surf’s Up
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Animazione
Durata: 88′
Regia: Ash Brannon, Chris Buck
Sito ufficiale: www.sonypictures.com/surfsup
Sito italiano: www.sonypictures.it/film/surfsup

Cast (voci): Dana Belben, Brian Benben, Jeff Bridges, Mario Cantone, Zooey Deschanel, Jon Heder, Jane Krakowski, Shia LaBeouf, Michael McKean, James Woods
Produzione: Sony Pictures Animation
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 05 Ottobre 2007 (cinema)