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Il regista inglese Peter Greenaway torna alla Mostra del Cinema di Venezia con un breve documentario riguardante i suoi ultimi esperimenti sulle potenzialità espressive della pittura combinata all’uso delle più innovative tecnologie.
Durante il periodo estivo, l’isola veneziana di San Giorgio ha ospitato un’installazione allestita dall’eclettico Peter Greenaway|Peter Greenaway e basata su un’opera molto particolare del pittore Paolo Veronese|Paolo Veronese, Le nozze di Cana.
Partendo dalla festosa atmosfera del quadro e con l’ausilio di interessanti soluzioni grafiche e digitali, il maestro anglosassone ha ridato vita, e soprattutto voce, ai numerosi personaggi presenti nella tela.
Attraverso l’illusorio effetto tridimensionale, reso attraverso l’esaltazione del contrasto chiaroscurale, e i dialoghi in dialetto veneziano attribuiti ai personaggi, il quadro del Veronese|Veronese risulta un incredibile e composito insieme di voci, suoni e movimenti. Ognuno dei centoventisei soggetti raffigurati viene caratterizzato più approfonditamente dalle parole che pronuncia: i partecipanti al banchetto commentano sbalorditi il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino compiuto da Gesù e si interrogano stupefatti sulla natura del misterioso personaggio.
Anche gli atteggiamenti degli apostoli e dello stesso Gesù sono delineati mediante le loro conversioni ed è molto interessante notare gli atteggiamenti con i quali Pietro e Giuda vengano definiti: il primo intravede all’istante la portata rivoluzionaria del gesto miracoloso e comprende come il messaggio di Cristo possa coinvolgere l’intera umanità, il secondo invece pensa alla possibilità di sfruttare economicamente le capacità del Messia, valutando quest’ultimo alla stregua di un venditore di magia nera.
L’introduzione dell’effetto sonoro permette a Greenaway|Greenaway di completare la ricchezza espressiva del dipinto mentre lo straordinario utilizzo del sistema di illuminazione colma il limite bidimensionale proprio della raffigurazione su tela.
Durante la proiezione, le creazioni artistiche presentate nel documentario, facenti riferimento anche alle installazioni su L’ultima cena di Leonardo|Leonardo e Ronda di notte di Rembrandt|Rembrandt, sono state accompagnate dagli interventi in diretta del regista, che ha così integrato l’interessante lavoro svolto con spiegazioni e retroscena.
Sebbene la presentazione delle performance artistiche sullo schermo cinematografico abbia ridotto l’effetto visivo rispetto a quanto apprezzabile durante l’esibizione stessa, la presenza di Greenaway|Greenaway ha impreziosito i contenuti del film grazie allo smisurato interesse per la storia dell’arte da sempre manifestato dall’artista britannico.
Il genio di Greenaway|Greenaway si conferma come un’inestinguibile fonte di idee innovative, capace di coniugare sapientemente l’arte pittorica con il cinema e i molteplici mezzi con cui esso si esprime.
The Marriage
Titolo originale: The Marriage
Nazione: Italia, Spagna
Anno: 2009
Genere: Documentario
Durata: 40′
Regia: Peter GreenawayData di uscita: Venezia 2009
