“THE REVENGE” DI RUSSELL ALLEN E JORN LANDE

Le due voci rock ancora in battaglia

“The Battle” è un album che nel 2005 era stato accolto in maniera straordinaria dagli amanti di un certo rock, fatto di melodie, chitarre elettriche e richiami agli anni ‘80 più aggressivi: un genere di cui i cantanti Russell Allen e Jorn Lande sono tra i migliori interpreti con i rispettivi progetti. Oggi tornano insieme con un album che ripercorre le orme del precedente.

Russell Allen è famoso in ambito metal per essere il frontman dei Simphony X, band capitanata dal chitarrista Michael Romeo che propone un progressive molto tecnico e aggressivo; Jorn Lande è invece un vero vagabondo, essendo stato presente in mille progetti (tra cui i Masterplan, dove doveva inizialmente cantare Allen) e con una ormai sostanziosa carriera solista. La collaborazione tra i due vive del talento compositivo diel chitarrista Magnus Karlsson, che dopo The Battle pennella per il duo un’altra dozzina di brani a cavallo tra l’heavy metal più classico e il rock melodico.

Il territorio musicale su cui si muove The Revenge è quello tipico di Jorn Lande, avvezzo a composizioni di questo genere oltre che a lavorare con Karlsson: Master of sorrow e Under the waves possiedono la carica e il pathos di cui il cantante norvegese è solito permeare gli album solisti. La sua prestazione è al solito di eccezionale livello, come i numerosi fan sono abituati. L’ugola di Russell Allen, invece, nonostante il recente e discreto album solista Atomic Soul, è solitamente prestata a situazioni musicali meno delicate: ma in questa impegnativa battaglia regge assolutamente il confronto, dimostrandosi non solo aggressivo (Obsessed) ma anche versatile ed espressivo (Gone too far). I brani dove sono presenti entrambe le voci sono gli episodi più attesi dell’album, e convincono a partire dalla title-track, melodica e trascinante come l’ottima Wake up call. Il confronto con The Battle è purtroppo necessario: in generale, trattandosi del secondo capitolo, le reazioni suscitate non godono “dell’effetto novità”; ma The Revenge sembra anche mancare di brani della forza di Come alive o Hunter’s night, che lo avrebbero avvicinato all’eccellenza. Detto questo, l’album non sfigura assolutamente, ed è anzi una piacevole conferma.

Battaglia si diceva, ma senza vincitore: Allen e Lande si dividono a metà brani (tre a testa e sei duetti) e apprezzamenti di chi ascolta. Lo scontro tra titani immortalato nella stupenda copertina di Rodney Matthews (Magnum, Asia) finisce quindi in parità. Dimostratisi una coppia solida e formidabile, si auspica che i due trovino il coraggio di cimentarsi in un terzo capitolo in parte diverso dai precedenti.