The Social Network racconta i giorni durante i quali è stato creato un fenomeno di costume diventato poi il fenomeno culturale del decennio: Facebook, la rivoluzione sociale di inizio secolo. Siamo ad Harvard, è l’autunno del 2003, l’orologio segna le 8:13 pm.
E come ogni vera storia destinata a diventare leggenda, per la sua visionarietà e concretezza, per furore e dramma, per creatività e distruzione: tutto ha inizio da una delusione d’amore.
Siamo onesti, il romanticismo è il motore della società, sia esso tradito o glorioso. Da una storia d’amore affossata o sublimata nascono i capolavori immortali.
Lasciamo ai tempi e alle tecnologie stabilire la durata di Facebook nelle nostre vite, quello che ci interessa è che è nato per una storia d’amore e per crearne altre (d’accordo questo è eccesso di romanticismo, in realtà il sottotitolo era trovare un altro modo per provarci con le ragazze e portarsele a letto, almeno tentarci), ha distrutto amicizie, innescato cause legali, creato nemici, appagati con risarcimenti milionari: un’affascinante e intrigante tragedia moderna.
Attingendo da più fonti, il film si sposta dalle aule di Harvard agli appartamenti di Palo Alto, catturando l’emozioni più profonde dei primi inebrianti giorni di un fenomeno che ha cambiato la nostra cultura e raccontando il modo in cui questo fenomeno ha raggruppato un gruppo di amici per poi successivamente dividerli.
Coinvolti in questa vicenda ci sono Mark Zuckeberg (Jesse Eisenberg), il brillante studente di Harvard che ha ideato un sito web; Eduardo Saverin (Andrew Garfield), un tempo amico intimo di Zuckerberg, che ha dato il capitale iniziale per la nuova società; il fondatore di Napster, Sean Parker (Justin Timberlake) che ha presentato Facebook ai capitalisti della Silicon Valley e i gemelli Winklevoss (Armie Hammer e Josh Pence), i colleghi di Harvard che hanno sostenuto che Zuckerberg avesse rubato loro l’idea, denunciandolo.
Ognuno di loro ha il suo racconto, la propria versione sulla storia di Facebook, che porta alla descrizione del più grande successo del 21° Secolo.
Dopo aver appena rotto con la sua ragazza, Mark entra nei computer dell’università per creare un sito che fungesse da database di tutte le ragazze del campus universitario, confrontando poi le foto due a due chiedendo all’utente quale fosse la più carina. Il sito viene chiamato
Facemash e come un virus invade l’intero sistema informatico di Harvard generando polemiche sulla presunta misoginia del sito, rendendo Mark colpevole di aver intenzionalmente violato la sicurezza, i diritti e la privacy personale. Eppure in quel momento è nata l’idea di fondo di Facebook. Poco dopo, Mark lancia il sito thefacebook.com,che a macchia d’olio si diffonderà sui computer di Harvard, arrivando alla Silicon Valley e successivamente in tutto il mondo. Ma in questo caos si genera un conflitto passionale, su come sono andate le cose, su chi effettivamente meriti il riconoscimento per questa che è chiaramente un’idea vincente del secolo, ma che dividerà degli amici fino a condurli ad una battaglia legale.
Per portare chiarezza in questa vicenda Aaron Sorkin (sceneggiatore) e Fincher hanno collaborato insieme, costruendo attentamente una storia cercando con attenzione di non schierarsi né da un lato né dell’altro. Il film infatti presenta una serie di narratori, ciascuno con la propria versione dei fatti, lasciando al pubblico l’interrogativo più grande, cosa è accaduto realmente.
Criticato e celebrato per il suo impatto, Facebook ha coinvolto intere generazioni senza limiti di età.
I retroscena di questo fenomeno hanno visto una battaglia legale degna di tale rivoluzione.
Il regista David Fincher (Il curioso caso di Benjamin Button, Zodiac, Seven e Fight Club) ha saputo rendere appassionanti gli scontri legali, valutando i vari punti di vista, non eccedendo in glamour banali né enfatizzando la vita vera, incentrando il suo film sulle persone, lasciando a chi di dovere gli studi psicologici di settore di e su Facebook. Il suo sguardo sulle persone, sui lati tragicomici, meschini, ma veri, rende questo film pregevole.
The Social Network, presentato all’ultimo Festival Internazione del Film di Roma, gioca su dialoghi incessanti, ma coinvolgenti, avvince con una narrazione ben congegnata che si avvita con dolcezza su flashback.
Non crea eroi nè miti, svela l’umanità, la goffaggine e la determinazione degli autori del passatempo quotidiano di milioni di persone al mondo.
Titolo originale: The Social Network
Nazione: U.S.A.
Anno: 2010
Genere: Commedia
Durata: 120′
Regia: David Fincher
Sito ufficiale: 500millionfriends.com
Sito italiano: www.500milionidiamici.it
Cast: Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Rashida Jones, Joseph Mazzello, Brenda Song, Justin Timberlake, Rooney Mara, Adina Porter, Malese Jow, Max Minghella
Produzione: Michael De Luca Productions, Scott Rudin Productions, Trigger Street Productions
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 12 Novembre 2010 (cinema)