TORI AMOS, ORIGINAL SINSUALITY TOUR 2005

MODENA, 3 LUGLIO 2005

È partito a fine maggio “Original Sinsuality”, il tour europeo di Tori Amos, a seguito dell’uscita lo scorso febbraio del nuovo album “The Beekeeper”. In Italia domenica 3 luglio il tour ha toccato Modena al Parco Novi Sad, a seguire Como, Sesto Fiorentino, Roma e Napoli.

Nel pomeriggio lentamente si forma una piccola folla di fan nel parco che ospita il palco, tutti lì in attesa dell’apertura dei cancelli ad ascoltare attenti il soundcheck per assaporare una breve anticipazione di quello che avverrà la sera. E la sua voce, che vibra già nell’aria al di là delle transenne, rende l’attesa più elettrizzante.
Finalmente si può entrare e ognuno prende il suo posto, giusto il tempo di guardarsi un po’ attorno ed entrare nello spirito della serata che deve incominciare.
Alle 21.30 puntuale da programma con alle spalle un sole ormai del tutto tramontato e senza farsi pregare troppo dai classici cori e applausi invocatori dei fan, entra sul palco e leggera si posa tra il suo pianoforte Bosendorfer e il suo organo Hammond.
Ed inizia a suonare. Solo lei sul palco.
Dall’inizio fino alla fine del concerto Tori sprigiona un’energia ipnotica, impossibile non farsi trascinare dalla sua voce ed affascinare dalle danze sinuose che compie alternando continuamente l’uso del piano e dell’organo disposti a specchio di fianco a lei.
Coinvolge anche il modo in cui suona, si volta verso il pubblico, sorridendo, quasi sembra cerchi conferma tra i fan della scelta dei brani o verifichi lo stato di attenzione del suo pubblico, poi di nuovo ritorna sui tasti, chiude gli occhi o alza lo sguardo, nei pezzi più movimentati non riesce a contenere l’energia e si alza in piedi continuando a suonare e a cantare.
La scaletta del concerto spazia tra pezzi tratti dall’ultimo lavoro (Original Sinsualty, Marys of The Sea, Sleep With Butterflies, The Beekeeper, Cars and Guitar) al suo repertorio storico (Crucify, Marianne, Your Cloud, Bells for Her, Spark) riuscendo così ad accontentare anche coloro che non la seguono fedelmente.
C’è spazio anche per il consueto “Tori’s piano bar” dove lei finge di essere ad un ristorante e di esaudire le richieste del pubblico e realizza due tra le sue numerose e ben sperimentate cover, tutte ovviamente ben note dal suo pubblico più accanito: “We Belong” di Pat Benatar e “I’m on fire” di Bruce Springsteen.
Ma alla fine del concerto, in realtà poi solo della prima parte, un gruppo di fan si getta a gran velocità dal fondo del parterre direttamente sotto al palco e subito la security, da una parte colta di sprovvista e dall’altra temendo chissà quale barbara invasione accorre a difendere La Rossa cercando di allontanare le persone dal palco.
Tori prontamente ristabilisce la calma dicendo che non c’è nulla da temere, nessuno vuole uccidere nessuno e che è dai concerti del’ 92 che ogni volta prima del reprise il suo pubblico fa così.
Dopo due minuti di brivido inaspettato tutto torna alla normalità e prima della fine del concerto ci attendono ancora due encore, quattro canzoni.
A fine concerto abbandona la scena saltellando delicatamente in quel suo lungo vestito bianco verso il bodyguard che l’attende appena fuori dal palco, lo prende sottobraccio ed escono.

Sito ufficiale di Tori Amos

[Sito italiano -> http://www.toriamos.it]