“Tristano e Isotta”, il romanzo più celebre e più bello della letteratura cortese, di matrice celtica, trova una trasposizione cinematografica grazie a Kevin Reynolds.
Tristano e Isotta è la storia tragica di un amore proibito. Il mito è precedente sia alla leggenda di Artù e Ginevra, sia al Romeo e Giulietta di Shakespeare. Prima separati da due Paesi in guerra. Ora dalla lealtà al re e alla nazione. Tristano e Isotta sembra che debbano rinunciare ai loro sentimenti in nome della pace e del futuro dell’Inghilterra. Ma più rinnegano la loro passione, più essa brucia i loro cuori. Nel romanzo si fondono amore e avventura, talvolta il secondo sembra prevalere sul primo, con il racconto delle due spedizioni in Irlanda, l’uccisione del Morholt e del drago, l’incontro con Isotta, ma il tema fondamentale è quello della passione fra i due infelici amanti. In questa versione cinematografica è l’amore a essere celebrato. E’ quello invincibile, che supera le convenzioni e le leggi degli uomini ed oltrepassa persino la morte. Questa trasposizione cinematografica della leggenda medievale tra la principessa e il guerriero tralascia molti particolari e intrecci della storia originale e si concentra esclusivamente sul prevedibile triangolo amoroso tra Lord Marke, Tristano e Isotta.
Nonostante il trailer accattivante, Tristano e Isotta rimane un film dallo sviluppo magro e romanzesco nell’accezione più negativa. La rimozione delle componenti magiche dalla storia penalizzano la struttura generale della pellicola rendendola anonima e artificiosa.
La sceneggiatura di Dean Georgaris pecca di semplicismo e approssimazione, è piena di dialoghi che sfiorano il ridicolo e manca di qualsiasi colpo di scena o sotto trama che possa tenere viva l’attenzione dello spettatore. Ci troviamo davanti ad un’opera pretenziosa che cerca di scimmiottare altri film di successo, soprattutto nella scena del torneo, quella delle battaglie nella foresta per arrivare alle “situazioni” romantiche. Non è d’aiuto né la scialba regia di Reynolds che appiattisce ulteriormente la narrazione, né il cast, i cui attori principali hanno un affiatamento debole e, spesso, forzato. Lo spettatore, probabilmente, riuscirà a simpatizzare per i due giovani amanti soprattutto nei momenti in cui “tutto il mondo” sembra cospirare contro di loro. Questo elemento, però, non è sufficiente per far affiorare le sfaccettature e le contraddizioni del loro rapporto. Non sono mai evidenti. Rimangono su un livello troppo superficiale che non permette una profonda immedesimazione.
Una delle poche punte di diamante del film può essere rintracciata nei co-produttori, Ridley Scott e Tony Scott. Il regista de Il gladiatore desiderava dirigere questo film da quindici anni. Rimase incuriosito non soltanto dalle numerose possibilità legate all’azione ma dalle profondità tragiche del racconto mitico che dovrebbero emergere tra i due protagonisti principali.
Titolo originale: Tristan & Isolde
Nazione: Gran Bretagna, U.S.A.
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 125′
Regia: Kevin Reynolds
Sito ufficiale: www.tristanandisoldemovie.com
Sito italiano: www.foxinternational.com/it…
Cast: James Franco, Sophia Myles, Rufus Sewell, David O’Hara, Henry Cavill, JB Blanc, Jamie King
Produzione: Moshe Diamant, Lisa Ellzey, Giannina Facio, Elie Samaha
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita: 07 Aprile 2006 (cinema)