Fuori Concorso
1959. Truman Capote decide di scrivere un articolo sul feroce omicidio di un’intera famiglia di quattro persone in Kansas a opera di due ragazzi. Inizia a fare delle ricerche per quella che diventerà la sua opera più importante, “A sangue freddo”, e instaura uno stretto legame con Perry Smith, uno dei due killer.
“A sangue caldo”? Scriveremmo: romanziere, sceneggiatore, drammaturgo presuntuoso, egoista, affettato, indisponente, sfacciato, impertinente, furbescamente ironico… in una parola: un genio! “A sangue freddo”, invece, ripenseremmo alla visione di un film imploso come Truman Capote di Bennett Miller (noto regista di spot pubblicitari che abilmente ha saputo mettere da parte il suo bagaglio artistico per mettersi al servizio di questo script) come il raro caso ed esempio di un cinema americano capace di costruire “biopic” non sempre conformandosi o omologandosi a stilemi e cliché narrativi risaputi e limitativi.
E getteremmo uno sguardo nuovo alla figura controversa di questo narratore avvincente, uomo di spirito, esponente di spicco del jet-set che attraversa il racconto, perfettamente scritto da Dan Futterman (dal libro di Gerald Clarke), disseminando luci e ombre sul suo percorso di vita e di artista mai cercando facili compiacimenti o ruffianerie premeditate. La cronaca della nascita del libro capolavoro A sangue freddo (a sua volta la fedele ricostruzione del caso d’omicidio che vide unire i destini di Capote a quello dei due killer), risulta così una tesa ed avvincente analisi che vede contrapposte il privato, il politico, il sociale di un uomo e di una nazione chiamati ad indagare sul marcio nascosto nelle proprie viscere.
Un confronto dolente e straziante che nella ricostruzione di Bennett Miller rasenta una fredda emotività ed algidità di sguardo che lentamente avvince e ci stordisce. Merito anche di un Philip Seymour Hoffman/Capote con – ne siamo certi – l’Oscar già nelle proprie mani (ed auguriamo anche all’attrice Catherine Keener, nel ruolo dell’amica scrittrice Harper Lee, di stringere a breve l’ambita statuetta), a suggello di una carriera che andrebbe premiata per la totalità e complessità di ruoli nei quali ha sempre saputo infondere il suo carismatico talento e passionalità intensa.
Titolo originale: Capote
Nazione: U.S.A.
Anno: 2005
Genere: Biografico
Durata: 113′
Regia: Bennett Miller
Sito ufficiale: www.sonyclassics.com
Sito italiano: www.sonypictures.it/film/capote/Cast: Philip Seymour Hoffman, Chris Cooper, Catherine Keener, Clifton Collins Jr., Bruce Greenwood, Bob Balaban, Mark Pellegrino, Amy Ryan
Produzione: United Artists, Sony Pictures Classics
Distribuzione: Sony Picures
Data di uscita: Berlino 2006
18 Febbraio 2005









