“The Fog – Nebbia Assassina” di Rupert Wainwright

Il nulla oltre la nebbia

Sull’isola di Antonio Bay in Oregon gli abitanti si apprestano a festeggiare i 100 anni dalla fondazione della loro città, ma da qualche giorno una strana nebbia al calare delle tenebre inizia ad avvolgere le case degli abitanti lasciandosi alla spalle ogni notte una scia di cadaveri.

Il film diretto da Rupert Wainwright è il remake di uno dei titoli più noti del maestro del brivido John Carpenter, The Fog del 1980. La pellicola di Wainwright, prodotta dallo stesso John Carpenter, si inserisce in quel recente filone hollywodiano dei remake dei migliori horror che hanno fatto la storia del genere (Non aprite quella porta, L’alba dei morti viventi).

Il racconto non si discosta molto dall’originale e, pur se adattato ai nostri giorni, rimane la storia di una vendetta di chi ha subito cento anni prima un atroce massacro e ritorna per saldare il conto. Una presenza misteriosa ritorna quindi dal passato sotto le sembianze di una nebbia che uccide con pugnali e uncini. Un passato torna prepotentemente nel presente e costringe tutti a fare i conti con le proprie origini e con la memoria collettiva di una tranquilla e ricca cittadina.

Il tema della responsabilità delle nostre azioni e delle conseguenze di queste sulle generazioni future emerge in maniera troppo superficiale e banale per innescare qualche spunto di riflessione. A pravalere sono le vicende familiari e gli amori giovanili e a venire meno è il discorso sociale e politico, alla base dell’opera originale di Carpenter, legato alla paura della società (americana) di dover prima o poi fare i conti con un passato caratterizato da violenze e soprusi.

Il film vorrebbe far paura attraverso la suggestione e la presenza/assenza di un pericolo misterioso di cui non si conosce l’identità, ma finisce per non coinvolgere assolutamente lo spettatore mancando di tensione, suspance e terrore. L’uso della Computer Graphic inoltre toglie l’atmosfera affascinante e la visionarietà crativa propria di molte pellicole horror low-cost di venti/trenta anni fa.
Gli attori, ingaggiati dal mondo dei telefilm (Tom Welling di Smalvville e Maggie Grace di Lost) con le loro piatte e monocordi interpetazioni (sono forse loro i veri “fantasmi” del film?) non aggiungono nulla di positivo alla messa in scena di questa vicenda che procede verso un epilogo scontato dove tutto troverà chiarimento: i conti saranno saldati, i buoni si salveranno, i cattivi pagheranno e l’amore trionferà.
Un film che a differenza della sua nebbia non lascia alcuna traccia e può risultare noioso e poco interessante anche per lo spettatore teen-ager meno esigente.

Titolo originale: The Fog
Nazione: U.S.A.
Anno: 2005
Genere: Horror
Durata: 100′
Regia: Rupert Wainwright
Sito ufficiale: www.escapethefog.com
Sito italiano: www.sonypictures.it/film/TheFog/
Cast: Tom Welling, Maggie Grace, Selma Blair, DeRay Davis, Kenneth Welsh, Adrian Hough, Sara Botsford
Produzione: John Carpenter, David Foster, Debra Hill
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 14 Aprile 2006 (cinema)