“L’uomo che fissa le capre” di Grant Heslov

Uomini e capre

Venezia 66. Fuori Concorso
Bob, un giornalista di un quotidiano di provincia (Ewan McGregor) e la sua voglia di dimostrarsi diverso da quello che sua moglie – che lo ha appena lasciato – pensa di lui. Un viaggio in Iraq per dimenticare e l’imprevedibile incontro con Lyn (George Clooney), possibile fonte di conferma di quanto emerso da un’assurda intervista di qualche tempo prima: esiste o è mai esistito un reparto speciale dell’esercito degli Stati Uniti basato sui poteri paranormali dei propri soldati?

La risposta si trova nel bel libro omonimo di Jon Ronson, divenuto presto cult, e nel film portato sul grande schermo dal brillante Grant Heslov, amico e collaboratore di George Clooney fin dai tempi della scuola di recitazione. Ebbene si, per quanto possa sembrare una storia scritta appositamente per il cinema, la pellicola si basa proprio sulla documentata esistenza dell’U.S. Army First Earth Battallion, una divisione imperniata sui “superpoteri” dei suoi ranghi. Un battaglione creato sull’onda delle “alternative creative” che durante la Guerra Fredda imponevano di seguire qualunque idea, per quanto strampalata, pur di pareggiare, o essere un passo avanti, all’esercito avversario.

Bill – un impagabile Jeff Bridges versione hippy imbolsito e lisergico – negli anni Settanta era a capo di questa unità speciale che annoverava tra le sue fila presunti metempsicotici, telecinetici, dissipatori di nuvole, piegatori di posate con la mente, adepti del Remote View e aspiranti uccisori di capre con la sola forza del pensiero. Tra questi, il più talentuoso era certamente Lyn che ora, dopo la chiusura dell’Earth Battallion, si ritrova in Iraq a girovagare con Bob in cerca del suo passato e, in qualche modo, del suo futuro.

Commedia spassosa e irriverente, The Man Who Stare At Goats canzona un esercito fatto di convinzioni irreali e di presunzioni bibliche, ironizza sulla condizione di uno squadrone basato sull’illusione di percezioni paranormali creato nel nome di una guerra che, come tutte le guerre, non può che tirare fuori il peggio dalle persone. Ma, contrariamente a quanto accade di solito, l’elemento catalizzatore della risata non è tanto l’assurdità delle azioni dei protagonisti (il generale che cerca di passare attraverso i muri e, inevitabilmente, si schianta) quanto il fatto che queste abbiano, paradossalmente e incredibilmente, una base di verità.

Un film antimilitarista e con molti riferimenti all’attualità (su tutto un breve accenno alle detenzioni illegali con torture psicologiche e non). Una pellicola che gioca molto con l’immagine dei protagonisti, con un istrionico George Clooney pronto a impolverare e calpestare tranquillamente la sua patinata immagine di sex symbol attraverso smorfie, balletti, capigliatura e baffetti dal sapore retrò, e uno spettacolare Jeff Bridges versione peace, love & LSD.

Titolo originale: The Men Who Stare at Goats
Nazione: U.S.A.
Anno: 2009
Genere: Commedia
Durata: 90′
Regia: Grant Heslov

Cast: Jeff Bridges, George Clooney, Kevin Spacey, Ewan McGregor, Robert Patrick, Stephen Root, Stephen Lang, Terry Serpico, Glenn Morshower, Rebecca Mader, Nick Offerman
Produzione: BBC Films, Smoke House
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: Venezia 2009
ottobre 2009(cinema)