“The Triumphant General Rouge” di Nakamura Yoshihiro

Quando il film è migliore del suo titolo

La nomenclatura dell’ospedale Tojo, sito alle porte di Tokyo, si è appena ripresa dallo scandalo avvenuto in seno al cosiddetto Team Batista, un’ equipe di medici preparatissimi e specializzata in operazioni cardiache che richiedono l’utilizzo di difficilissime tecniche e fra cui si nascondeva un efferato assassino. La più colpita dalla vicenda sembra essere proprio colei che ha smascherato il colpevole, la stramba dottoressa Taguchi, la cui paura del sangue l’ha relegata all’ufficio lamentele, che dopo la risoluzione del caso del Team Batista è stata promossa a presidente della commissione etica dell’ospedale, ruolo che la dottoressa non apprezza minimamente.

L’azione sembra tornare a cercare Taguchi quando nel suo ufficio viene recapitata una missiva anonima che accusa di corruzione il primario del pronto soccorso dell’ospedale, il talentuoso dottor Hayami, meglio conosciuto come General Rouge, dichiarando che il suddetto da tempo riceve denaro dal rappresentante della casa farmaceutica Medical Arts. Quando Taguchi ha appena avvisato della questione al suo superiore, che la incarica di indagare con discrezione, proprio il rappresentante farmaceutico viene trovato morto, caduto dal tetto dell’ospedale. Le indagini, ora, non hanno più bisogno di essere discrete. A dare man forte alla timida dottoressa ci pensa ancora una volta l’inviato speciale del ministero della salute Shiratori (un sempre piacevole Abe Hiroshi), questa volta capitato al Tojo non in veste ufficiale ma in seguito a un incidente automobilistico. Le indagini sveleranno un complotto molto più intricato del previsto e che coinvolge profondamente le basi e la filosofia stessa dell’organizzazione ospedaliera giapponese, per molti versi simile a quella americana e quindi, in qualche modo, iniqua.

Torna sugli schermi giapponesi una delle più strambe coppie di investigatori della storia, la dottoressa e il burocrate, nata dalla penna del romanziere Takeru Kaido la cui serie di libri aveva già ispirato una serie televisiva e un precedente lungometraggio, The Glorious Team Batista, da cui The Triumphant General Rouge trae le fila. Dietro la macchina da presa, e in fase di sceneggiatura, è stato confermato il buon Nakamura Yoshihiro, già cantore delle travagliate gesta del Team Batista, così come hanno riottenuto i loro ruoli anche gli attori coinvolti nel primo episodio (anche i superstiti del Team Batista fanno la loro comparsa nel convulso pre finale). E ci mancherebbe altro, dal momento che il primo episodio di quella che sembra essere seriamente candidata a diventare una lunga serie, ha incassato in patria più di dieci milioni di euro.

D’altra parte se è vero il detto che squadra che vince non si cambia, la produzione – tenendo conto dell’aspetto artistico, ragionando per assurdo ovviamente – avrebbe dovuto smantellare in toto il cast del precedente episodio. The Glorious Team Batista era, infatti, un malriuscito tentativo di giallo ospedaliero, realizzato in maniera prolissa e confusionaria e girato in maniera decisamente televisiva, nell’accezione peggiore del termine. Questa seconda parte delle avventure dell’ospedale Tojo in comune con la prima ha soltanto, oltre al cast, l’oggettiva bruttezza del titolo. Scherzi a parte, Nakamura si fa perdonare tutte le brutture del Team Batista e mette in piedi una macchina da intrattenimento decisamente impeccabile. Probabilmente la risoluzione dei problemi è arrivata semplicemente mettendo da parte un genere problematico come quello del giallo puro, lasciando la storia libera da briglie sintattiche troppo oppressive e concentrandosi sulle qualità del film precedente, come la caratterizzazione dei due personaggi principali, i siparietti brillanti e la pulizia tecnica. Il risultato è una pellicola ben ideata e girata, che appare solida nonostante qualche piccolo inciampo in fase di sceneggiatura (guarda caso proprio nei momenti in cui i leit motiv del giallo vengono riportati a galla) e che intrattiene piacevolmente per un paio d’ore, prendendosi persino la libertà di gettare allo spettatore l’amo di una innocua ma vivida critica sociale a proposito del sistema ospedaliero giapponese.

Regia:
NAKAMURA Yoshihiro
Anno:
2009
Durata:
122′
Stato:
Japan