Vive a Los Angeles e si chiama Jeliza-Rose (Jodelle Ferland): è una bambina di dieci anni, figlia di una coppia di tossicodipendenti. Quando la madre muore per overdose, lei e il padre Noah (Jeff Bridges), scappano via e raggiungono la casa appartenuta alla nonna: un’abitazione diroccata, sperduta tra immense praterie. Appena arrivati, Noah “si prende la sua vacanza”, facendosi una dose di eroina che gli è fatale. La piccola Jeliza-Rose non capisce bene l’entità del problema e crede che il padre stia solo dormendo. La bambina, per ammazzare il tempo si dedica ai suoi giochi di fantasia, popolati da Barbie senza corpo, strane lucciole e scoiattoli parlanti; conoscerà anche i suoi bizzarri e poco rassicuranti vicini di casa: Dell, donna misteriosa ossessionata dalle api e dall’imbalsamazione, e suo fratello Dickens, un menomato mentale convinto di essere un prode capitano di sommergibile a caccia di squali.
Il lancio promozionale scelto per questo prodotto, che lo presenta come una sorta di Alice nel paese delle meraviglie versione dark, è alquanto discutibile e rischia di creare non poche perplessità. Il pericolo è quello di approcciarsi al film in modo sbagliato, convinti che ci si troverà davanti ad una pellicola molto fantasy e, per certi versi, simile all’ultima fatica dello stesso Gilliam: I fratelli Grimm e l’incantevole strega. Niente di più sbagliato: anche se la creatura di Lewis Carroll aleggia comunque nel film attraverso rimandi e citazioni più o meno espliciti, lo spirito di quest’opera differisce totalmente dal modello di partenza, risultando più crudo, più realistico e dotato di uno humour nero pece.
Gilliam, mai come in questo caso, sembra più interessato a raccontare la realtà (anche se distorta ed esagerata) lasciando da parte quelle fantasticherie di cui il suo cinema è pieno. Fantasticherie che, pur essendo presenti anche in questo Tideland, vengono relegate ad un ruolo quasi marginale, utilizzate come fossero un sottofondo, un contorno. Quello che ne risulta, è un film parecchio impegnativo che lascia addosso un senso di squallore difficile da mandar via e, se proprio un legame con altri film del regista ci deve essere, è più giusto volgere lo sguardo verso Paura e delirio a Las Vegas; senza dimenticare La leggenda del Re Pescatore e L’esercito delle 12 scimmie dove Gilliam tratteggia personalità folli che abbondano anche in questa occasione.
Strepitosa la piccola attrice Jodelle Ferland, che porta avanti il film scena dopo scena con una professionalità sconcertante. A quanto pare, è stata proprio la piccola interprete a suggerire molte idee presenti nel film, diventandone, di fatto, co-sceneggiatrice; sentire Gilliam definrla “un genio”, fa capire molto su come siano andate le cose. Eccellenti le atmosfere che, malate e soffocanti (nonostante gli ampi spazi), provocano uno stato di angoscia e disturbo che, in diverse occasioni, potrebbe manifestarsi attraverso risatine nervose. Eccessiva la durata, un pizzico di snellezza in più avrebbe giovato non poco al risultato finale.
Un pugno assestato in pieno stomaco che può risultare “piacevole” o rimanere indigesto. Prendere o lasciare…
Titolo originale: Tideland
Nazione: U.S.A.
Anno: 2005
Genere: Drammatico, Fantastico
Durata: 120′
Regia: Terry Gilliam
Sito ufficiale: www.tidelandthemovie.com
Sito italiano: www.officineubu.com/…
Cast: Jeff Bridges, Jodelle Ferland, Janet McTeer, Brendan Fletcher, Jennifer Tilly, Dylan Taylor, Wendy Anderson, Sally Crooks
Produzione: Capri Films, Prescience Film Fund, Recorded Picture Company (RPC)
Distribuzione: Officine UBU
Data di uscita: 31 Ottobre 2007 (cinema)