Tra singolari incontri, indagini e intercettazioni, prende vita una denuncia sul mondo dello spettacolo: forse poco incisiva, ma nobile negli intenti.
In una Roma cupa e malinconica – ingrigita più da una realtà squallida e corrotta che da un “professionalizzante” bianco nero – tenta di prendere posto Andrea, giovane amante del suono che prova a campare delle proprie passioni. Tra un’intercettazione audio e l’altra – lavori che accetta su commissione soprattutto da mariti gelosi e padri di famiglia – Andrea si incontra spesso a Piazza Navona con l’amico Gigi, un artista di strada demotivato che aspetta da una vita la giusta occasione. I due condividono la passione per i microfoni e le intercettazioni, scambiandosi spesso strumenti di lavoro. Tutto varia con l’inaspettata e misteriosa scomparsa di un amico comune, Ciccio Simpatia, anch’esso artista di strada, che darà inizio ad una serie di cambiamenti e di strani incontri nella vita di Andrea, uno su tutti quello ad un provino con l’attrice Marina.
Mistero e corruzione sono gli ingredienti principali di questo noir cittadino che, sulla scia della denuncia – chiaro intento del regista – ci prospetta una storia decisamente originale e buona nei contenuti, intenta a smascherare, ancora una volta, le innumerevoli difficoltà e le innumerevoli ingiustizie ospitate a braccia aperte dal mondo dello spettacolo. Un ambiente in cui, il regista Fabio Del Greco – qui al suo primo lungometraggio – deve aver lottato non poco. La pellicola è stata realizzata con un budget molto basso e, in tal senso, significativa è stata la decisione di girare interamente in bianco e nero: una tecnica infallibile per ottenere, con poco, un risultato professionale. La fortuna, o forse semplicemente l’intuizione di un bravo regista alle prime armi, vuole poi che, questo stesso espediente, abbia caratterizzato e accentuato in maniera fortemente incisiva l’atmosfera che si voleva raccontare. Quasi ne marcasse i confini.
Proprio come il film, anche la recitazione è altalenante: spicca in maniera notevole l’operato dell’attrice Chiara Pavoni, nel ruolo di Marina, mentre risultano poco convincenti gli altri personaggi, su tutti Andrea, interpretato dallo stesso Fabio Del Greco che, forse a causa di troppe “mansioni”, si perde qualcosa per strada. In questo esordio infatti, il giovane regista affronta svariati compiti, anche quello del montatore. Questo spiegherebbe tante cose, riguardo soprattutto alla prima parte del film (un po’ lenta), dove un taglio diverso avrebbe dato un diverso ritmo. La buona regola insegna che è meglio non montare da soli il proprio film: ci si innamora sempre, in maniera viscerale, anche delle scene non utili. Va comunque sottolineato che, tra pregi e difetti, quella che abbiamo di fonte è un ulteriore conferma per il nostro cinema, quello libero e indipendente, che si sta velocemente facendo strada. Quanto qualitativamente crescerà questa nuova tendenza, ce lo potrà dire soltanto il tempo, anche se, già da ora, le previsioni possono essere positive.
Titolo originale: Una vita migliore
Nazione: Italia
Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 87′
Regia: Fabio Del Greco
Sito ufficiale: www.monitorefilm.com/…
Cast: Fabio Del Greco, Chiara Pavoni, Gennaro Mottola, Gabriele Guerra, Sveva Tedeschi, Max Cutrera
Produzione: Coop. Cinema Nuovi Orizzonti, Monitore Film
Distribuzione: Monitore Film
Data di uscita: 30 Novembre 2007 (cinema)