“UNO SGUARDO DAL PONTE” DI ARTHUR MILLER

L'espiazione di un desiderio

Si è tenuta domenica, al Teatro Toniolo di Mestre, l’ultima replica di “Uno sguardo dal ponte”, l’opera che Arthur Miller scrisse negli anni ’50, ma che per i suoi temi risulta straordinariamente attuale: il tema dell’immigrazione e dell’integrazione di uomini in un ambiente distantissimo da quello delle proprie radici, che non si riesce a comprendere mai fino in fondo, quasi lo si subisce.

La storia è ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto nel sobborgo di Brooklyn, che vide protagonisti una famiglia di origine italiana.
Eddie Carbone ospita nella sua abitazione i cugini di sua moglie Beatrice: Rodolfo e Marco, arrivati dalla Sicilia clandestinamente. Logorato da una passione morbosa per sua nipote Caterina, che ha cresciuto come una figlia, Eddie perde la ragione nel momento in cui lei si innamora di Rodolfo e viene ricambiata.

Da allora il passato degli anni trascorsi accanto a Caterina, rievocato dal protagonista, si alterna continuamente al preannuncio di una loro imminente separazione.
L’opera di Miller si rifà esplicitamente alla tragedia greca: la voce fuori campo dell’avvocato che, come il coro del teatro classico, svolge la funzione di anticipare gli eventi.

Il ponte di Brooklyn stesso, da cui prende il titolo l’opera, è una metafora del destino che ineluttabile incombe sui personaggi.
Ed Eddie, come un moderno Edipo, travagliato da una passione illecita e inconscia, trova la morte tragicamente come per espiare la sua colpa.

Il lato oscuro dell’anima è il vero protagonista della scena: una complessità tutta interiore che riguarda ciò che non viene detto, ciò che non è razionalizzato. A voler dire che, al di là dei condizionamenti ambientali e sociali, ogni uomo ha una sua peculiare profondità e complessità psicologiche. E se fosse possibile comunicare i moti dell’anima, certamente il dramma non avrebbe ragione di esistere.

di Arthur Miller con Sebastiano Lo Monaco e Marina Biondi
traduzione di Gerardo Guerrieri una produzione Siciliateatro
interpreti Eddie Carbone: Sebastiano Lo Monaco Beatrice: Marina Biondi Catherine: Melania Giglio Marco: Giuseppe Zeno Rodolfo: Michele Riondino Mike: Daniele Pillirone Tony: Mario Parlagreco Louis: Riccardo Flammini Primo Agente: Mario Parlagreco Secondo Agente: Errico Quagliozzi Primo Clandestino: Ciro Romano Secondo Clandestino: Matteo Bianco Lipari: Giuseppe Bisceglia Moglie Di Lipari: Sabrina Solimando
scene e costumi Aldo Terlizzi
regia Giuseppe Patroni Griffi
luci Luigi Ascione
direttore tecnico Errico Quagliozzi