“Una casa alla fine del mondo” di Michael Mayer

Un amore per tre

Venezia Mezzanotte
Dal romanzo del vincitore del premio Pulizer (per The Hours) Michael Cunningham, una piccola storia ai margini dell’america

Non è semplice per il giovane Bobby (Colin Farrel) crescere in periferia, a Cleveland, lontano dai vertici del cambiamento, verso la fine dei Favolosi Sessanta. La sua famiglia sembra essere entrata in perfetta sintonia con la filosofia di quegli anni, e suo fratello cerca di farlo entrare nel clima di pace e amore, tra spinelli e un po’ di LSD. Ma una disgraziata serie di lutti spinge Bobby tra le braccia della famiglia del coetaneo Jonathan (onesta e modesta, ma apparentemente meno al passo coi tempi). I ragazzi crescono, e se Jonathan (Dallas Robert) si trasferisce subito nella Grande Mela per il college, Bobby resta a fare il fornaio a Cleveland. Passano gli anni e i due si trovano di nuovo sotto lo stesso tetto, a New york, condividendo l’appartamento nonché le attenzioni della loro coinquilina (Robin Wright Penn). Finiranno per formare una famiglia ‘atipica’ ma piena di amore, in una semplice casa di campagna, nel tentativo di scongiurare l’inevitabile, date le premesse, triste epilogo.

C’è il profumo degli anni Sessanta, la ridefinizione dei Settanta e il conformismo degli Ottanta in questo film. Anche se chiaramente è riduttivo etichettare con queste parole gli ultimi decenni del secolo scorso, sembra che sia successa la stessa cosa al regista Michael Mayer con le immagini. Lo sfondo di un’epoca (anzi, più d’una) appare infatti rappresentato in modo un po’ semplicistico e riduttivo. Ma si tratta pur sempre di uno sfondo, del contorno, anche se indispensabile.

Il tema principale è il rapporto di amicizia, amore, fratellanza e desiderio tra i tre protagonisti. Spinti dall’affetto comune, da repulsioni passeggere e da una perfetta alchimia di pensiero, attraverseranno gli anni di vita insieme consapevoli dell’impossibilità di realizzare il loro sogno di un’esistenza fuori dagli schemi. C’è così in questa storia e nei volti degli attori, tutto il bisogno di avere qualcuno accanto, di essere dipendenti dalle persone a cui si vuol bene per andare avanti, di credere che non esista un vita esclusivamenteper sé stessi. E sulle note della splendida colonna sonora, tra Paul Simon, Bob Dylan e Patty Smith, scopriamo quanto sia importante avere qualcuno da amare.

Titolo originale: A home at the end of the world
Nazione: U.S.A.
Anno: 2004
Genere: Romantico
Durata: 89′
Regia: Michael Mayer
Cast: Colin Farrell, Robin Wright Penn, Sissy Spacek, Dallas Roberts
Produzione: John Hart, Tom Hulce, Pamela Koffler, Hunt Lowry, Katie Roumel, Jeff Sharp, Christine Vachon, John Wells
Distribuzione: Mediafilm
Data di uscita: Venezia 2004 –
27 Settembre 2004