Giornate degli Autori
Dopo il primo lungometraggio intitolato Ana y los otros, premiato nel 2003 alla Settimana della Critica, la giovane regista Celina Murgia torna al Lido , ma questa volta nella selezione delle Giornate degli Autori, presentando la sua opera Una semana solos.
Ad aver influenzato la Murgia nella pretestuosa volontà di affrontare la tematica adolescenziale come metafora in realtà del mondo adulto, sono state alcune letture che, a confessione della stessa regista durante la conferenza stampa, rivelavano l’esistenza di un microcosmo di quartieri nei dintorni di Buenos Aires all’interno dei quali i bambini vivevano come segregati credendo nell’esistenza di un unico mondo, circoscritto dalle mura del proprio quartiere. Ed è proprio all’interno di questi “ghetti di lusso” che si ambienta Una semana solos.
Un gruppo di bambini si trova a vivere per una settimana in uno stato di completo abbandono e autogestione in una bella villa vicino Buenos Aires. Apparentemente sorvegliato da una domestica, l’“allegro” gruppetto fa il proprio comodo trascorrendo le giornate facendo bagni nella grande piscina in giardino o trovando come diversivo il compiere piccoli atti vandalici all’interno di alcune ville del circondario. I genitori sono via di casa per una motivi che non verranno mai spiegati; ma è il mondo adulto vero e proprio ad essere del tutto assente. Sfiora a malapena questo micronucleo, tuttavia senza mai rivelarsi visibilmente. La stessa domestica in realtà ha solo ventitre anni.
Non esistono dunque delle figure che mettano ordine o si preoccupino di tenere sotto controllo questi ragazzini, i quali, trovandosi a convivere giorno per giorno con la noia di una vita routinaria, vengono soggiogati da delle dinamiche corrosive e distruttive. La regista ha deciso volutamente di non inserire dei personaggi che potessero porre fine a questo piccolo caos per mostrare, attraverso i bambini, lo specchio della società argentina contemporanea: apatica, fredda, ai limiti dell’indifferenza verso la realtà fuori del quartiere.
Un film che certamente riscrive le regole cinematografiche.
La macchina da presa segue con estrema lentezza lo svolgersi e il susseguirsi delle giornate che trascorrono perlopiù identiche nell’arco della settimana. Se ci si aspetta un evento tragico che disturbi o interrompa l’andatura inesorabile e monotona della pellicola, allora si resterà profondamente delusi, perché la Murgia ha appositamente evitato di concedere allo spettatore lo sfogo di un possibile evento catastrofico che potesse scombussolare la vicenda durante il corso del suo tedioso e lento susseguirsi.
Il risultato? Un completo senso di indifferenza e abulia per l’intera opera alla quale erano state riservate le migliori aspettative, ma il cui risultato ha smentito crudamente qualsiasi possibile attesa.
Titolo originale: Una semana solos
Nazione: Argentina
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 110′
Regia: Celina Murga
Cast: Natalia Gomez Alarcon, Eleonora Capobianco, Ignacio Giménez, Manuel Aparicio, Mateo Braun, Natalia Gómez Aarcón, Ignacio Jiménez, Gastón Luparo, Magdalena Capobianco, Lucas Del Bo
Produzione: Tresmilmundos CineData di uscita: Venezia 2008