Upfront 2010/2011: FOX

Addio a "24", ma bilancio annuale molto positivo

È stato un anno importante per la FOX: il fenomeno “24” si è chiuso dopo 8 stagioni, mentre ha aperto il suo ciclo quella che è stata la novità più di successo del 2009/2010: “Glee”. E per il nuovo anno è in arrivo “Terra Nova”: Steven Spielberg e dinosauri. In una situazione generale di ascolti in calo, FOX spicca come network in ottima salute.

RINNOVATI. Cominciamo dal vero fenomeno del 2009/2010, Glee. La serie di Ryan Murphy ha ricevuto due attestati importanti in questi giorni: intanto è stato confermato che avrà il privilegio di andare in onda dopo il Superbowl, l’evento sportivo più seguito al mondo, e poi è stato annunciato che l’accordo del rinnovo non vale solo per una seconda stagione, ma anche per una terza. Tra le punte di diamante del network c’è ovviamente anche Dr. House (che arriva alla settima stagione), mentre nella serata del giovedì si sono confermate serie solide Fringe e Bones, rinnovate rispettivamente per la terza e sesta stagione. Se la sono cavata un po’ a sorpresa infine Lie to me (terza stagione) e Human Target (seconda). Nessuna sorpresa invece per le serie d’animazione, tutte confermatissime: I Simpson (ventiduesima stagione), I Griffin (nona), American Dad! (sesta) e The Cleveland Show (seconda).

CANCELLATI. Era il 2001 quando faceva il suo debutto su FOX la serie 24. Nove anni e otto stagioni dopo (con una pausa nell’anno dello sciopero degli sceneggiatori), la serie con protagonista Jack Bauer chiude i battenti, anche se prossimamente ci sarà un film conclusivo. Decisamente meno epocale la cancellazione dopo quattro stagioni della sitcom ‘Til death, e non ha sorpreso neppure la chiusura di Dollhouse, che comunque ha potuto avere una seconda stagione (di ottimo livello) e una conclusione dopo gli scarsi risultati nell’anno d’esordio. Si chiudono invece dopo una sola stagione, e senza particolari rimpianti, il procedural Past Life e le comedy Sons of Tucson (sospesa dopo appena un paio di episodi) e Brothers.

DEBUTTI. Il primo debutto di cui parliamo è quello di The good guys, se non altro perché ha già esordito nei giorni scorsi e andrà avanti per tutta l’estate. La serie, un misto tra drama e comedy, racconta le vicende di due poliziotti, uno esperto (Bradley Whitford, apprezzato in The West Wing e Studio 60 on the Sunset Strip) e l’altro giovane e ambizioso (Colin Hanks, il figlio di Tom, già tra i protagonisti di Roswell). La novità più attesa, tuttavia, è probabilmente Terra Nova, anche se andrà in onda solo in midseason e molte cose (tra cui il cast) sono ancora da definire. L’anno è il 2149, e la Terra sta morendo. Una colonia di umani, tra cui la famiglia Shannon, viene mandata indietro nel tempo di 150 milioni di anni, all’epoca dei dinosauri, per provare a cambiare il destino del mondo e salvare la razza umana. La serie è prodotta da uno che di dinosauri sullo schermo se ne intende, ovvero Steven Spielberg, e può vantare un team di autori davvero di tutto rispetto.

Per ora sembra promettente anche Lonestar, serie che si preannuncia di ottimo livello qualitativo (di quelle che si portano a casa i premi agli Emmy, insomma). La storia è quella di Robert/Bob (l’esordiente James Wolk), un carismatico truffatore che si è costruito due vite parallele in due diverse città del Texas. In una è sposato con Cat (Adrianne Palicki), figlia di un petroliere (Jon Voight), mentre nell’altra è fidanzato con la dolce e ingenua Lindsay (Eloise Mumford). Ma dopo anni di messinscena, qualcuno inizia a sospettare che Robert/Bob nasconda qualcosa, e lui stesso comincia a nutrire dei dubbi su quello che fa. Chiude il panorama dei drama Ride-Along, altra serie poliziesca ideata da Shawn Ryan (The Shield), che racconta i tentativi di liberare dal crimine le strade di Chicago da parte del poliziotto Jarek (Jason Clarke) e del suo capo Teresa (Jennifer Beals).

Ci sono poi le commedie. La prima è Running Wilde, creata dagli autori di Arrested development, che vede protagonista Will Arnett (anche lui noto per Arrested development) nei panni di Steve, un immaturo playboy che cerca di conquistare il cuore dell’ambientalista Emmy (Keri Russell, l’ex protagonista di Felicity). È prodotta da Greg Garcia (My name is Earl) invece Raising Hope, serie in cui un 25enne squattrinato (Lucas Neff) scopre di aver avuto una figlia dalla sua ex fidanzata galeotta, e si ritrova a crescerla con l’aiuto della sua strampalata famiglia. Nasce da un format israeliano infine Mixed Signals, la storia di tre amici in tre fasi diverse della vita: uno è sposato e ha un figlio, uno è appena andato a convivere con la fidanzata e l’ultimo è un eterno scapolo. Chiude il quadro un’altra proposta animata, Bob’s Burger: un uomo gestisce un fast food insieme alla moglie e ai loro tre figli. Dalle prime immagini diffuse sembrerebbe un cartoon nettamente inferiore ai pezzi da novanta della rete, ma in fondo le prime impressioni sono fatte per essere smentite.