Concorso
Alain Guiraudie, classe 1964, presenta in concorso a Torino il suo secondo lungometraggio (dopo “Pas de repos pour les braves”, 2003), una storia di guerrieri tra amori omosessuali e lotte politiche.
“Voici venu le temps” è un film che intreccia in maniera confusa le storie e i destini di guerrieri appartenenti ad un mondo fuori da qualunque contesto temporale o spaziale.
Ambientato in un paese rurale che sembra ruotare tra il Medioevo e la contemporaneità, il film risulta privo di riferimenti e coordinate temporali che ci permettano di contestualizzarne la storia.
E forse l’intento del regista era proprio quello di universalizzare la vicenda narrata trasformandola in una parabola sociale fuori dal tempo e dallo spazio.
Ma in questo complicato intreccio di storie risulta difficile dipanare la matassa di lotte politiche, sociali e scelte d’amore e di vita dei differenti personaggi.
Ambizioso dunque questo progetto del regista francese (qui anche sceneggiatore insieme a Catherine Ermakoff) di narrare per immagini una storia fuori dal tempo e dallo spazio (sulla scia degli ultimi lavori del danese Lars Von Trier), progetto che però non si rivela all’altezza delle intenzioni del suo autore.
Dice il regista: “La mia intenzione è mostrare come le storie individuali e quelle collettive, i problemi affettivi e il destino sociale, lo spazio intimo e politico non esistano isolatamente, ma si intreccino l’uno con l’altro. Mostro come le nostre esistenze siano fatte di tutti questi fili che non cessano di intrecciarsi”.
Interessante e ambizioso dunque il progetto di Guiraudie, il quale però in concreto realizza un film confuso, nel quale tra amori omosessuali, lotte politiche e drammi esistenziali non si arriva ad approfondire nessun aspetto della vicenda. Priva del sostegno di una trama, la pellicola mette infatti in scena il peregrinare di personaggi inquieti alla ricerca di un senso da dare alle proprie esistenze attraverso l’amore, la guerra o la lotta politica.
Di fronte a questo universo umano immaginario risulta difficile leggere una metafora della nostra condizione esistenziale (come sarebbe dovuto accadere secondo le intenzioni del regista).
Davanti allo scorrere delle immagini di “Voici venu le temps” ci si ritrova invece sempre più estranei di fronte all’umanità in movimento confusamente tratteggiata dal suo autore.
IL TEMPO È VENUTO
TIME HAS COME
Francia, 2005, 35mm, 90′, col.
regia/director
Alain Guiraudie
soggetto, sceneggiatura/story, screenplay
Alain Guiraudie, Catherine Ermakoff
fotografia/director of photography
Antoine Heberle
costumi/costumes design
Karine Vintache
montaggio/film editor
Stéphanie Mahet
suono/sound
Sylvain Girardeau, Cyril Holtz
interpreti e personaggi/cast and characters
Eric Bougnon (Fogo Lompla), Guillame Viry (Jonas Soforan), Pierre Louise-Calixte (Radovan Remila Stoï), Jean Dalric (Toba Louhan)
produttore/producer
Philippe Martin, Géraldine Michelot
produzione/production
Les Films Pelléas
distribuzione, vendita internazionale/distribution, world sales agent
Film Distribution