Quest’anno Emilio Vedova parla a tutta la città di Venezia.
Grazie all’impegno della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova le sue opere “abitano” alcuni tra i più prestigiosi spazi culturali cittadini.
Tra questi non potevano mancare tre luoghi di “culto” della museografia
lagunare come il Museo Correr, Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento
veneziano e Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, che, con le loro collezioni permanenti, si “aprono” a uno straordinario “confrontoincontro” con l’opera del grande maestro veneziano, attraverso un filo conduttore comune denominato “Vedova Plurimo”.
È con questo titolo che prende vita il progetto promosso con la collaborazione della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e curato da Germano Celant, e con il progetto espositivo di Daniela Ferretti, che sollecita a rileggere alcune magistrali opere del grande artista alla luce della storia artistica della città lagunare che, inevitabilmente, ha permeato anche la sua straordinaria personalità.
Dal 18 maggio al 13 ottobre 2013 all’interno dei percorsi dei tre musei,
saranno dunque presentate sette opere di Emilio Vedova.
Al Museo Correr, nella Sala delle Quattro Porte, uno dei pochi ambienti delle Procuratie Nuove che ha conservato sostanzialmente intatta la struttura originale, risalente tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, sarà installato il Disco Chi brucia un libro brucia un uomo, del 1993, realizzato da Emilio Vedova dopo il devastante incendio e la distruzione della biblioteca di Sarajevo negli anni della guerra, esposto insieme al telero Oltre ’86.
Al secondo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, di
fronte agli straordinari affreschi staccati della Villa di Zianigo di Giandomenico Tiepolo saranno invece esposti due Frammenti (uno dei quali dedicato proprio a Giandomenico) e un Frammento/Scheggia, in un intenso “dialogo” con il grande artista settecentesco autore del “Mondo Novo”.
Infine, nell’androne al piano terra di Ca’ Pesaro, nel rivisitato percorso
espositivo a cura di Gabriella Belli, con la collaborazione di Silvio Fuso e il
progetto espositivo di Daniela Ferretti, saranno visibili a partire dal 31 maggio il Plurimo 1964, donato al museo dall’artista nel 1967 e il Plurimo Omaggio a Dada Berlin 1964/1965, entrambi realizzati a Berlino, dove Vedova visse per quasi due anni tra il 1964 e il 1965.
Oltre a Vedova Plurimo, che si inserisce a sua volta all’interno di “Muve
Contemporaneo”, il denso programma di attività legate ai linguaggi dell’artecontemporanea che la Fondazione Musei Civici di Venezia ha elaborato in occasione della Biennale Internazionale d’Arte 2013, le opere di Vedova saranno presenti anche alla Scuola Grande di San Rocco, dove viene presentato il progetto “San Rocco Contemporaneo: in dialogo con
Tintoretto”, in cui sono esposte opere di Vedova direttamente riferite a Jacopo Tintoretto e allo Spazio Vedova alle Zattere – suo antico atelier – dove saranno i suoi …Cosiddetti Carnevali… in un parallelo gioco intellettuale con le sculture di Roy Lichtenstein, presenti sempre negli spazi della Fondazione Vedova ai Magazzini del Sale.
Vedova Plurimo
18 maggio – 13 ottobre 2013
A cura di Germano Celant
Progetto espositivo: Daniela Ferretti
Mostre Temporanee In collaborazione con Fondazione Emilio
e Annabianca Vedova – Fondazione Musei Civici di Venezia
Il progetto Vedova Plurimo è visitabile con l’orario e il biglietto delle varie sedi coinvolte: Musei di Piazza San Marco per il Museo Correr, Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano e (dal 31 maggio) Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna.
www.visitmuve.it