“Un Giorno Speciale” di Francesca Comencini

Un'occasione sprecata

Concorso
Gina (la debuttante Giulia Valentini) è una ragazza di diciannove anni che sogna di fare l’attrice. Studia danza e recitazione da quando era piccola; ma la stella fortunata dello spettacolo non l’ha ancora illuminata. Vive nella periferia di Roma, ha un fratello e una madre fin troppo giovanile, che amorevolmente la spinge alla cura estrema di sè.

Più la madre che la figlia sembra essere pronta a tutto per ottenere il successo di quest’ultima, tanto da contattare un suo lontano parente, Onorevole, perchè le “dia” una possibilità.

Un Giorno Speciale si apre con i preparativi per agghindare Gina all’incontro con l’Onorevole. La madre le ha comprato tutto l’occorrente, dal vestito alle scarpe. Ad accompagnare Gina nel Palazzo dove ha sede l’ufficio del politico, arriva una lussuosa auto blu, guidata da Marco (Filippo Scicchitano, Scialla!).
E’ il suo primo giorno di lavoro. Figlio del proletariato di periferia, ha ottenuto il posto grazie alla raccomandazione di un prete, che conosce l’Onorevole.

Lungo il Raccordo, che li porta verso il centro di Roma, i due ragazzi inziano a conoscersi, a parlare, a stuzzicarsi e scherzare. La tensione di Gina inizia ad alleggerirsi. Ma l’appuntamento di Gina è spostato alla sera; così, Marco le tiene compagnia, conducendola in posti di svago, a pranzo (a spese del capo), in giro per negozi. Gina mostra tutta la sua esuberanza, a volte rancorosa, verso un mondo che desidera, ma che disprezza.
Gina e Marco si scoprono complici; ma la ragazza ha un appuntamento a cui non può mancare e il giovane ragazzo non può imperdirglielo.

Un Giorno Speciale, che si ispira alla cronaca degli Onorevoli divani per avere un posto su copertine o in televisione, è tratto dal romanzo Il cielo con un dito di Claudio Bigagli.
Francesca Comencinipunta sulla commedia leggera e sui toni da multisala, per trattare un argomento vergognoso, senza usare quel sarcasmo, quei toni grotteschi del dramma, e proporre una denuncia senza fare moralismi.

La Comencini, come è stato per Lo Spazio Bianco spreca l’occasione di approfondire quell’Italia desolata che vede nel successo patinato la via d’uscita dalla grigia periferia.
Per quanto bravi, gli interpreti sono schematizzati senza evoluzione.
Nell’arco di una giornata, mostrano il loro lato più timido e quello più matto, sprecandosi in un romanticismo da teleromanzo che indebolisce il film.

Un Giorno Speciale è un film tiepido, un’opera che sa di incompleto, che non riesce a dare colore al tema trattato.
Ci sono due momenti in particolare che sfiorano l’incongruenza e il paradosso: il discorso che Gina fa sulla sorte quasi inevitabile delle ragazze “carine” che vogliono lavorare, anche solo fare le pulizie, ma vengono importunate inevitabilmente dagli uomini. Un altro è l’infantilismo dei due ragazzi, che divaga in scene e affermazioni che sembrano scritte frettolosamente.

Ci sono realtà peggiori, frutto della miseria e della disperazione, basta leggere Senza tette non c’è Paradiso.
Qui nessuno ti punta una pistola alla tempia per compiere determinate scelte.

Titolo originale: Un giorno speciale
Nazione: Italia
Anno: 2012
Genere: Commedia
Durata: 89′
Regia: Francesca Comencini
Cast: Giulia Valentini, Filippo Scicchitano

Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita: Venezia 2012
04 Ottobre 2012 (cinema)