Fuori Concorso
Durante la rivoluzione del Gelsomino, una donna combatte per una casa. Le sommosse rimangono sullo sfondo, la sua guerra è quella per riavere indietro i figli.
Mondo arabo protagonista in questa 69. Mostra d’Arte Cinematografica.
A partire dal film d’apertura, The Reluctant Fondamentalist, si è cercato di creare un filo rosso per rappresentare un mondo a noi così vicino, a tratti considerato ostinatamente lontano.
Nella sezione Orizzonti, abbiamo visto i tentativi di emancipazioni delle giovanissime di Ryad (in Wadjda), abbiamo visto l’Egitto svegliarsi e non essere più lo stesso (in Winter of Discontent).
Con Witness:Lybia, fuori concorso, siamo tornati in Libia qualche mese dopo la morte di Gheddafi attraverso lo sguardo del fotografo di guerra Michael Christopher Brown.
Nella sezione autonoma Giornate degli Autori, invece, compare l’opera prima della regista palestinese Hiam Abbass, Inheritance, su una storia familiare sullo sfondo dello scontro tra Libano e Israele.
Altro importante filo conduttore: le donne registe, le donne attrici, le donne forti alla ricerca di affermazione ed empowerment.
Questo lungo preambolo per introdurre il documentario della regista Hinde Boujemaa, che con il suo It Was a Better Tomorrow s’inserisce nel solco di chi cerca di parlare di un’intera nazione attraverso una piccola storia. Una piccola storia contenuta nella più ampia e sfuggente Storia.
Il documentario, poco incisivo per tecnica e messa in scena, risulta uno dei più deboli della selezione sul mondo arabo, ma inserito nel più ampio contesto di ricostruzione e restituzione di una realtà, ha il suo importante peso.
Come commenta la regista:
“Quando ho conosciuto Aida, nel gennaio del 2011, seguivo come molti l’impulso di raccontare la storia della mia Tunisia, con tutti i dubbi e le incertezze che affrontavo con ogni istante che passava. Una rivoluzione è un momento unico nella vita, quando il paese che si conosceva cambia da un giorno all’altro. Ho avvicinato Aida in strada. Sembrava distaccata da quel che stava accadendo”.
La donna si sposta di quartiere in quartiere, con una tenacia e una combattività senza eguali. Approfitta del caos per tentare di sfondare porte e occupare appartamenti disabitati. Considera la rivoluzione una benedizione, poiché nel caos intravede la possibilità di trovare un tetto e riavere indietro i suoi quattro figli.
Ya Man Aach (It Was Better Tomorrow) [Proiezioni Speciali] di Hinde Boujemaa – Tunisia, 74′
v.o. arabo – s/t inglese, italiano
(documentario) Aida Kaabi