Venezia 70. Orizzonti
Ci sono film in cui non c’è un inizio, non c’è una fine, non è realtà, non è un sogno: Algunas chicas ne è il chiaro esempio.
Diretto da Santiago Palavecino e basato sulla novella Tra donne sole di Cesare Pavese, la pellicola si sviluppa in un ambiente di ombre e grigiori, esterni e interni, dell’anima. L’ambientazione è quella di una piccola cittadina di Buenos Aires.
La suspense e il fattore sorpresa mantengono lo spettatore attaccato alla poltrona, ma la lunga attesa del momento clou, quello che si aspetta per tutto il film, non arriverà mai.
La storia si sviluppa in un posto appartato, in una casa situata all’interno di un bosco abitato da probabili fantasmi e strani personaggi. La verità è che le solitudini messe insieme fanno disastri. Qui si uniscono quelle di quattro donne alla ricerca di un nuovo equilibrio e in cerca di risposte che aiutino a ritrovare il loro percorso.
Ma i misteri avvolgono le loro vite: Paula ha tentato il suicidio, tagliandosi le vene; Celina ha abbandonato il marito; Maria è rimasta vedova e spende tutti i soldi che può e Nene ha dei sogni, secondo lei, premonitori.
Il tutto si svolge tra droghe, alcol ed eccessi che sfociano in sesso sfrenato che rappresenta una sorta via di uscita.
La fotografia sottolinea il permanente status psicologico depresso e cupo, mentre la sceneggiatura manca quel filo che cuce o che scatena una conseguenza.
Titolo originale: Algunas chicas
Nazione: Argentina
Anno: 2013
Genere: Thriller
Durata: 100′
Regia: Santiago Palavecino
Cast: Cecilia Rainero, Agostina Lopez, Agustina Muñoz, Ailín SalasData di uscita: Venezia 2013
Foto a cura di Romina Greggio Copyright © NonSoloCinema.com – Romina Greggio