Venezia: “Ruin” di Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson

Amore e morte a pelo d'acqua

Venezia 70. Orizzonti
Phirun e Sovanna, due giovani cambogiani, sono soli al mondo. Il caso li fa incontrare, innescando un rapporto conflittuale, fatto di silenzi, rabbia e attrazione reciproca. Soli di fronte a un mondo violento e ostile, i due giovani si troveranno a fuggire insieme dal loro passato, in un viaggio che li aiuterà a conoscersi e, soprattutto, a conoscere se stessi.

La storia di Ruin è quella di un percorso di autoconoscenza, un processo spontaneo e progressivo attraverso cui i personaggi imparano ad accettarsi l’un l’altro e ad accettare il proprio passato. Cresciuti in un ambiente ostile, Phirun e Sovanna sono due anime solitarie, che nell’isolamento e nel silenzio hanno fino ad ora trovato la forza di andare avanti.

Il loro incontro, per quanto traumatico e violento, fa scoprire loro di non essere soli, quasi constringendoli ad accettare la presenza dell’altro e a riconoscerne l’affinità, attraverso un rapporto di amore ed odio che si esprime a livello sia fisico che emotivo. Questo rapporto cresce lento ma inesorabile, erodendo le certezze e le personalità dei due protagonisti come l’acqua sulla roccia: non a caso, l’acqua è l’elemento centrale del film, che accompagna la fuga e la riscoperta di sè dei due protagonisti con la sua presenza, silenziosa ma incombente.

Cody e Courtin-Wilson esplorano il percorso dei due giovani con taglio quasi documentaristico, focalizzandosi su paesaggi e panorami come espressione dei sentimenti e dell’interiorità dei protagonisti. La deliberata lentezza e i tagli delle inquadrature costringono lo spettatore a concentrarsi sulla natura e sulle emozioni, creando un’atmosfera rarefatta e soffocante che, per quanto affascinante, finisce per appesantire la trama.

Ruin è un film evocativo, ricco di metafore visive e narrative. Il messaggio del film, per quanto forte e ricco, finisce per essere penalizzato da una regia che, seppur accurata, sembra a volte specchiarsi nella propria bravura, indugiando in artifici di maniera. Resta tuttavia un’opera intensa, in grado di raccontare con sguardo poetico l’incontro e l’evoluzione affettiva di due ragazzi che la società ha costretto alla solitudine.

Titolo originale: Ruin
Nazione: Australia
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 90’
Regia: Michael Cody, Amiel Courtin-Wilson
Cast: Rous Muni, Siek Somalen
Data di uscita: Venezia 2013