Orizzonti 2015
Brasile. Irenon lavora alle Vaquejadas, un rodeo tipico brasiliano, ma sogna di diventare un sarto professionista e, nel tempo libero, cuce costumi per spogliarelliste. Insieme a lui vivono Galega, ballerina e madre di Cacà, e l’altro vaquerito Zé.
La storia di Boi neon è una storia semplice, fatta di sogni e storie d’amore che, però, soffrono il continuo confronto con la realtà. Da una parte c’è Galega: assuefatta alla sua vita, fatta di letame di tori e localacci in cui esibirsi la sera. Nessuna speranza e nessuna occasione di riscatto per la figlia Cacà.
Dall’altra parte c’è Irenon. Stessa vita modesta ma, dalla sua, il sogno del riscatto che merita. Si immerge così in una fugace storia d’amore con una donna incinta, che di giorno vende profumi e di notte fa la guardiana in una fabbrica di vestiti. Praticamente, il sogno di Irenon.
L’accoglienza in sala non è stata delle migliori, con diversi fischi. La pellicola però, nonostante la continua sensazione di bilico perenne, promettendo un decollo che non arriva, non è totalmente da bocciare, immersa in una sua poesia. Qualle poesia data dalle piccole, semplici cose.
Titolo originale: Boi Neon
Nazione: Brasile, Uruguay, Paesi Bassi
Anno: 2015
Genere: Drammatico
Durata: 101′
Regia: Gabriel Mascaro
Cast: Juliano Cazarré, Maeve Jinkings, Aline Santana, Carlos Pessoa, Vinicíus de Oliveira
Produzione: Desvia Filmes, Malbicho Cine
Data di uscita: Venezia 2015 – Orizzonti