Venezia 72. Fuori Concorso
Uno sguardo alla vita quotidiana degli abitanti di Jackson Heights, Queens, uno dei quartieri con la maggior diversità etnica e culturale negli Stati Uniti e nel mondo. Qui si parlano 160 lingue diverse, qui hanno avuto origine i primi movimenti LGBT di New York, qui l’integrazione non è un problema, ma un processo continuo e quotidiano.
Frederick Wiseman torna a Venezia dopo il Leone d’oro ottenuto lo scorso anno, e lo fa con un documentario che racconta la vita di una comunità, tema caro al regista bostoniano. La comunità di Jackson Heights è caratterizzata da un’estrema diversità, con immigrati di ogni nazione, persone di ogni religione, orientamento sessuale e visione politica, tutte concentrate nell’arco di pochi chilometri quadrati.
Attraverso un’indagine come sempre scrupolosa e non invasiva, Wiseman ci rivela l’anima di questa comunità, facendo parlare le mille anime che la compongono, dai clandestini messicani che raccontano le loro esperienze di immigrazione al sindaco del quartiere, da uno dei primi gruppi LGBT di New York alla sinagoga ebraica che ospita incontri della comunità musulmana. Wiseman lascia che a parlare siano le immagini, i suoni, i volti e le voci della comunità, rivelando un’entità estremamente diversificata, con mille diverse sfaccettature, eppure a suo modo coesa e unita, con diversi gruppi con idee e obiettivi diversi che si sostengono in nome di un senso di comunità che è centrale nel loro sistema di valori.
Dal film di Wiseman emerge un quartiere vibrante, lontano dalle atmosfere patinate e hipster di Manhattan e Brooklyn, ma con un’energia che si percepisce da ogni immagine, ogni angolo, ogni persona. Un quartiere che sta affrontando però il problema della gentrificazione, con grandi catene commerciali che fanno chiudere i negozi locali, il prezzo degli affitti in crescita e che non accenna a fermarsi, e tutti i problemi connessi alla lacerazione del tessuto sociale. Jackson Heights diventa così teatro delle mille contraddizioni che agitano le grandi metropoli, negli USA e non solo, attraversate da una tensione tra tradizione e cambiamento, tra comunità ed elites. Un processo, questo, di cui Wiseman si fa cantore silenzioso, regalandoci un meraviglioso mosaico fatte di tessere di ogni colore, dimensione e nazionalità, un viaggio nella multiculturalità da cui è impossibile non essere colpiti.
Regista: Frederick Wiseman
Nazione: USA
Anno: 2015
Durata: 190′
Produzione: Moulins Films
Distribuzione internazionale: Zipporah Films