“W.” di OLIVER STONE

Un incapace alla Casa Bianca

Fuori Concorso
Dalle confraterinite universitarie alla Casa Bianca: impietoso ritratto del 43° Presidente degli Stati Uniti d’America secondo uno dei registi più graffianti del cinema contemporaneo. Che questa voltà, però, non mostra gli artigli in tutta la loro efficacia.

Sarà perchè gli anni passano anche per Oliver Stone e l’età, si sa, porta a essere un po’ più indulgenti: certo è che dal regista di Platoon ci saremmo aspettati un briciolo di cattiveria in più nel raccontare la storia di George W. Bush, personaggio “erroneamente sottostimato” che fallimento dopo fallimento, è arrivato in modo inspiegabile ad essere l’uomo più potente del mondo per otto anni.

Il Bush Junior dipinto da Oliver Stone è un tontolone appassionato di baseball, animato da idealismi adolescenziali, cresciuto all’ombra di un padre incapace di mostrare affetto, di una madre ingombrante e del prediletto dai genitori fratello Jeb. I fallimenti di W. nella scuola, nello sport, negli affari, persino nei primi passi in politica sembrano essere colpa soprattutto di una famiglia anaffettiva.

Così come le scelte disastrose prese durante i suoi due mandati sarebbero da addossare, per la palese incapacità di W. di prendere qualsiasi decisione, ai collaboratori pù stretti, un branco di squali capitanati dall’affabulatore Dick “Vice” Cheney, sostituto della figura paterna che il presidente implora continuamente in cerca di approvazione. Il che è probabilmente vero: Oliver Stone ha più volte ribadito che tutto quanto si narra in W. è meticolosamente documentato, grazie al tenace lavoro di alcuni bravi giornalisti che hanno ricostruito la vita del presidente dalla giovinezza fino al 2004. Verosimile perfino nelle riunioni a porte chiuse dello staff – tra i momenti migliori e più incisivi del film gli undici minuti di discussione sulle strategie in Iraq – che, pur essendo frutto della sceneggiatura, si basano su dichiarazioni pubbliche e riflettono il pensiero della squadra di Bush.

Ex alcolista, ragazzo tutto stivaloni e sandwich rozzamente divorati a bocca semiaperta, mai cresciuto e convertito sulla via della nomina a governatore del Texas, convinto di avere ricevuto una chiamata da Dio a fare il presidente: George W. è stato davvero sottovalutato, ma ha lasciato una eredità pesantissima, con ripercussioni che dureranno nel tempo e un impatto sul mondo ben superiore a quello di altri presidenti, come Nixon o Kennedy.

Gli attori restano il punto di forza del film: a partire da Josh Brolin, un perfetto “stupido”, la cui unica analogia con il suo personaggio è l’essere un cowboy, mentre l”occhio inespressivo, i tic, le movenze del presidente sono frutto di un accurato lavoro di preparazione. Un cast che permette allo spettatore anche poco informato di identificare immediatamente le persone – Rumsfeld (Scott Glenn), Cheney (Richard Dreyfuss), Powell (Jeffrey Wright), Rice (Thandie Newton) Rove (Toby Jones), il padre George Bush senior (James Cromwell) – ma scongiura il rischio di cadere nella caricatura.

Chi si aspetta la cattiveria “à la Michael Moore” resterà deluso: W. è una satira sottile, forse un po’ troppo lunga (128 minuti), in cui la macchina da presa indugia sugli aspetti più grotteschi del personaggio, sulla abissale ignoranza e sull’immaturità, in un disprezzo quasi compassionevole, ma con l’incredulità di chi non sa rispondere alla domanda più semplice: come ha potuto arrivare tanto in alto una persona tanto inetta?

W. non risponde: descrive, esamina, riferisce, ma per gli europei che non hanno mai troppo amato questo presidente è una conferma di cose che già si sapevano o intuivano.

Oliver Stone ha preannunciato a Torino che sarà una casa di distribuzione piccola, indipendente e molto forte che crede profondamente nel film a portarlo sugli schermi italiani.

Sarà un modo per imparare a non sottovalutare nessuno, mai, soprattutto quando quel qualcuno è convinto di essere anche unto dal Signore : With God on our side, come canta Bob Dylan sui titoli di coda.

W. DI OLIVER STONE
Sceneggiatura: Stanley Weiser
Montaggio: Julie Monroe
Musiche: Paul Cantelon
Interpreti: Josh Brolin, James Cromwell, Elizabeth Banks, Ellen Burstyn, Scott Glenn, Thandie Newton, Richard Dreyfuss, Jeffrey Wright, Toby Jones
Nazione: Usa
Data di uscita: da definire, in attesa di distribuzione in Italia.
Sito internet ufficiale: http://wthefilm.com