Andrew ha diciannove anni e sogna di diventare uno dei migliori batteristi jazz della sua generazione. Si esercita con trasporto e passione. Quando suona la batteria, si trasforma, la sua timidezza scompare.
Frequenta uno dei migliori conservatori di NY, il Shaffer Conservatory of Music, e lì dentro la concorrenza è spietata.
_ Quindi non gli sembra vero di entrare a far parte dell’orchestra della scuola, diretta dall’inflessibile e feroce professore Terence Fletcher.
Fletcher cerca ed esige l’eccellenza, chiede l’impossibile e non dà tregua ai suoi musicisti finché non ha il tempo, il ritmo, richiesto, altrimenti “sei” fuori. Insomma, il successo, la gloria non è per i deboli o gli insicuri.
Quando un regista ha talento nel dirigere meravigliosi ritratti, lo si percepisce fin da subito, dalla prima immagine, folgorante esteticamente e foneticamente.
_ Damien Chazelle, classe 1985, sceneggiatore e regista dalla saldezza estetica e allo stesso tempo estremamente diretta e comunicativa, ha debuttato alla regia nel 2009 con Guy and Madeline on a Park Bench, storia di un trombettista e di una cameriera, un delizioso film visivamente abbagliante a suon di Jazz.
“Io stesso ero un batterista jazz – ha spiegato il regista – e tanta di questa storia è autobiografica. Volevo parlare di quanto sia difficile emergere, riuscire a farcela e avere successo”.
Con il suo secondo film, il superbo Whiplash, Chazelle si dimostra all’altezza delle aspettative, forse, addirittura, superandole; il regista ha costruito un dramma preciso, di forte intensità psicologica, dove i due protagonisti, Miles Teller, J.K. Simmons, scelti con un intuito accorto, si muovono e interagiscono con grande trasporto passionale, dando voce e sudore al pentagramma emotivo di questo film.
Fletcher è un mostruoso cane che abbia e morde.
_ In un mondo dove nessuno regala nulla, dove non si può improvvisare un talento, dove ciò che non distrugge, fortifica, cosa si è disposti a sacrificare, quale barriera si è pronti ad abbattere a ogni costo, per diventare il migliore?
_ Andrew, a sue spese, dovrà scegliere se provare a fare del suo meglio come musicista o eccellere superando sé stesso.
La pellicola si ispira a un direttore d’orchestra che lo stesso regista aveva a scuola: “Alcune delle battute del dialogo sono prese verbatim da lui, ma non era mai violento, stava solo cercando di rendermi un batterista migliore, cosa che sono riuscito a diventare, grazie a lui. Ma non volevo fare un film solo su di lui, volevo porre il dilemma: se il maestro diventa violento, fisicamente e psicologicamente, ma ottiene risultati, è accettabile? Io trovo quello che fa il personaggio di J. K. Simmons assolutamente orribile, volevo rendere il suo personaggio più orribile possibile e la musica migliore possibile, per creare quel disagio nel pubblico e lasciare l’idea che il fine giustifichi i mezzi”.
Whiplash provoca, entusiasma, forgia lo spettatore, con una scrittura selvaggia e spontanea che, abbandonando qualsiasi cliché, sa rivolgersi a un vasto pubblico.
_ Le scene di estenuanti esercitazioni alla batteria, un montaggio che enfatizza l’inarrestabile ritmo e la tensione emotiva, fino alla catarsi di una indelebile performance, mantengono una suspense da thriller su note jazz.
Titolo originale: Whiplash
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 107′
Regia: Damien Chazelle
Cast: Miles Teller, J.K. Simmons, Paul Reiser, Melissa Benoist, Austin Stowell, Nate Lang, Chris Mulkey, Damon Gupton, Kofi Siriboe, Kavita Patil
Produzione: Bold Films, Blumhouse Productions, Right of Way Films
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Data di uscita: 12 Febbraio 2015 (cinema)