Il talent show che già l’anno scorso aveva suscitato una gran bagarre, (soprattutto su Myspace, per via delle voci riguardanti le raccomandazioni della concorrente Ilaria), quest’anno risulta già molto meno credibile fin dalle prime puntate. Dopo la polemica “montata ad arte” contro l’unico musicista tra i giurati e poi rientrata nei giorni successivi a causa dei commenti negativi contro gli autori del format da parte dei bloggers, l’eliminazione di lunedì sera è risultata decisamente indigesta non solo al giurato di riferimento ma anche moltissimi internauti. Certamente se Elisa Rossi è arrivata al ballottaggio tramite il televoto vuol dire che il pubblico ha preferito penalizzarla. Sarebbe interessante capire quale sia il metro di giudizio di chi prende un cellulare e manda un sms dimenticando chi è più bravo.
Forse è risultata antipatica al pubblico, per la sua scelta di rimanere in gara nonostante la gravidanza, per il fatto che a casa ci fossero un bambino piccolo e un marito che guardavano senza possibilità di interazione mentre la produzione creava e ricamava un flirt tra lei e il suo giurato di riferimento. Molto più probabilmente vince ancora la regola dei “tanti amici e tanti parenti”e i gruppi hanno più possibilità di passare una selezione.
Simpaticissimi i Bastard Sons of Dioniso che sembrano reduci da una gara di snowboard con tanto di clan di tifosi con striscioni e magliette, mancano solo i campanacci da mucca. Hanno tutta una regione dalla loro parte. Alcuni personaggi sono “veramente penosi” e non meritano di stare lì (come il concorrente Giacomo che sarà anche diciottenne inesperto,ma altri ragazzi in gara di età prossima risultano non solo credibili ma papabili di finalissima come Serena e Daniele Magro).
Le categorie, organizzate come lo sono state quest’anno, si rivelano poco efficienti: non si fa altro che ripetere che ognuno si prende la propria responsabilità e che una sconfitta può succedere, ma alla fine gli errori sia di scelta delle canzoni che di gestione dell’immagine e della performance risultano assolutamente evidenti. Gli staff non sono affiatati, il nervosismo tra i sarti e Tommassini è un esempio di come un artigiano esperto si ritrovi ad essere diretto da chi, magari, non sa tenere un paio di forbici in mano ma è messo lì per motivi pubblicitari. Le categorie seguite dalla Maionchi e dalla Ventura risultano penalizzate e i ragazzi che riusciranno a passare le selezioni lo faranno esclusivamente per capacità personali . Molto più avvantaggiati i concorrenti di Morgan, il quale è perfettamente in grado di capire il genere adatto ai suoi protetti, di proporre delle soluzioni in grado di farli evolvere nella competenza e arrangia i brani personalmente. Peccato che il musicista si trovi in un ambiente che non gli permette un’espressione più libera come l’anno scorso, in cui riusciva a spiegare le problematiche e la storia della musica, il rock come cultura, risultando divulgativo e interessante per il pubblico. Oggi si autocensura perché parlare da soli e pure arrabbiarsi è solo controproducente.
Un programma dove si dovrebbe parlare di musica e l’unico veramente preposto a farlo è costretto a cucirsi la bocca. Le liti rimangono però, montate ad arte, sgradevoli, lunghissime, vacue, sembra di assistere ad un telegiornale dove i politici si accusano a vicenda. Non ci restano che le Scorie.