L’enfant prodige ed anche un po’ terrible del cinema di Hong Kong torna(si fa per dire visto che sforna minimo tre film all’anno)con un’opera patinata in tutti isensi, dalla scrittura alla recitazione arrivando alla realizzazione.
Brutta cosa essere ricchi sfondati e annoiati.. ne sanno qualcosa i protagonisti di Yesterday once more, secondo film di Johnnie To inserito nella categoria dei film fuori concorso quest’ anno al Torino film festival. Mandy e Alex: ricchi da far schifo, belli e.. cleptomani!! In fondo non si può mai avere tutto dalla vita. Questi due , per risollevare il proprio spirito tediato dalle noie di una strabordante ricchezza(??!!), si dilettano a organizzare colpi miliardari; messa a segno l’ ennesima rapina, i due si litigano il malloppo e decidono di separarsi.
La storia riprende due anni dopo quando Mandy prende la decisione di sposare un ingenuo rampollo, figlio, manco a dirlo, di ultra-miliardari, giusto per togliersi lo sfizio di rubare una splendida e preziosissima collana alla madre del futuro sposino; Alex, geloso dell’ ex moglie, decide di infinocchiarla rubando per primo l’ ambito gioiello, per dissuaderla dallo sposare il bamboccio.
Mandy, vistasi rubare il gioiello da sotto il naso, per forza di cose deve riallacciare i rapporti con l’ ex marito e in un turbinio di vicende esilaranti, i due riscopriranno l’ amore che lega l’ uno all’ altra, ma il finale riserverà una sorpresa..
Johnnie To dimostra ancora una volta di saperci fare con la macchina da presa e Hong Kong dimostra ancora una volta di scarseggiare, e non poco, alla voce “sceneggiatori”.. Infatti, per quanto il regista abbia uno spiccato senso estetico per quanto concerne il movimento della camera, chi gli scrive le sceneggiature non riesce a fornirgli del materiale che sia valido dalla prima all’ ultima riga. Come si è già notato in Breaking news, questi plot partono da spunti estremamente interessanti ma, nell’ evolversi della trama, paventano talvolta o voragini impressionanti(nel caso di breaking news) o finali caotici e poco credibili(nel caso di Yesterday once more). Finali disastrosi a parte, questa pellicola possiede comunque un certo fascino dettato sia dall’ indiscussa, e già citata, bravura del regista, a cui bisogna aggiungere un grande eclettismo, vista la facilità con cui si muove fra i vari generi, sia da una caratterizzazione originale, divertente ed appassionante dei due protagonisti.
Hong Kong, 2004, 35mm, 99′, col.
Regia, produzione/Director, Producer Johnnie To
Sceneggiatura/Screenplay The Hermit, Au Kin Yee
Fotografia/Director of Photography Cheng Siu Keung
Scenografia/Set Design Tony Yu
Costumi/Costume Design Steven Tsang, Stephanie Wong
Montaggio/Film Editor David Richardson
Musica/Music Chung Chi Wing, Ben Cheung
Interpreti e personaggi/Cast and Characters Lau Andy
(Alex), Cheng Sammi (Mandy), Woo Jenny, Carl Ng, Tung Lam Ka, Wong Chun, Hung Hui Siu, Chun Lin
Produzione/Production Milkway Image
Distribuzione/Distribution Media Asia Films, Sil-Metropole Organisation