“Ho avuto il grande privilegio di fotografare i bambini di tutto il mondo e ora che ho una figlia anch’io apprezzo ancora di più la loro energia, la loro curiosità, le loro potenzialità.
Nonostante il contesto difficile in cui molti di loro nascono, i bimbi hanno la capacità di giocare, sorridere, ridere e condividere piccoli momenti di gioia. C’è sempre la speranza che un bambino possa crescere e cambiare il mondo.” (McCurry)
Fino al 10 marzo 2024 sarà possibile ammirare nel Sottoporticato del Palazzo Ducale di Genova la mostra Steve McCurry. Children, a cura di Biba Giacchetti, Melissa Camilli con Peter Bottazzi Art Director, promossa da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e Civita Mostre e Musei, in collaborazione con SudEst57 e l’organizzazione internazionale Defence for Children Italia.
“La visione dell’infanzia di McCurry è variegata e diversificata, come i bambini di tutto il mondo. Ma, a prescindere da dove punta il suo obiettivo, il filo conduttore è questo: finché ci sono bambini c’è speranza. McCurry usa la sua macchina fotografica non per fornire una vivida testimonianza di chi sono e dove si trovano, ma con il desiderio di
evocare speranza per l’umanità” afferma Owen Edwards, critico fotografico.
Grazie alla sua straordinaria capacità narrativa, ogni immagine è un vero e proprio capitolo di storia che diventa una finestra sulla vita dei soggetti catturati dall’obiettivo, capace di esprimere l’essenza e la passione, in questo caso per i bambini, di cui riesce a trasmettere la genuinità e la spensieratezza di esseri puri. “C’è della bellezza nel modo in cui i bambini giocano e nel modo in cui imparano. Nonostante le scarse risorse a loro disposizione, si
divertono saltando, correndo, nuotando, mostrando sempre curiosità, felicità, adattabilità, resilienza. La loro capacità di trovare gioia nelle circostanze più difficili ha del miracoloso e si rivela perfino in situazioni di conflitto e povertà” dichiara Ziauddin Yousafzai, padre di Malala, attivista pakistano.
“Dopo la mostra in occasione del centenario della nascita di Calvino, oggi Palazzo Ducale inaugura una nuova grande esposizione che proseguirà fino all’anno prossimo. Steve McCurry. Children, un titolo esemplificativo proprio a distanza di pochi giorni dalla Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Una doppia occasione per ricordare che i bambini devono essere protetti e i loro diritti assicurati e resi concreti. Diritti che non sono invece garantiti a tutte le latitudini e soprattutto in un momento storico come l’attuale. E sono proprio i giovanissimi i protagonisti di questa bellissima esposizione, dove McCurry ancora una volta è in grado di raccontarci l’indicibile attraverso i viaggi compiuti in tutto il mondo, incontrando piccoli essere umani che affrontano condizioni di vita disumane.
Ritratti intensi, paesaggi mozzafiato, volti di bambini che raccontano tutta la drammaticità della guerra e dell’esistenza e restituiscono il senso di vicende umane terribili. Vite ai margini di chi abita l’inferno raccontato con una dignità, uno stupore e una poesia rare” afferma Jessica Nicolini, Coordinatrice delle Politiche Regionali in Regione Liguria. “Sicuramente la mostra offre uno spunto di riflessione che chiama in causa tutti noi sulle
responsabilità che abbiamo verso le giovani generazioni. La mostra, realizzata con la collaborazione di Defence for Children International, è un’occasione importante per immergersi negli sguardi dei protagonisti colti senza paura e con una grande fierezza e carpire il messaggio che arriva da quelle foto. E’ un’opportunità preziosa, visto che si tratta della prima mostra tematica in Italia dedicata all’infanzia, per interrogarci sul presente e suinoi stessi grazie ad un grande interprete e osservatore del nostro tempo”.
“Saluto con piacere la mostra Steve McCurry. Children, una straordinaria esposizione che vuole essere un viaggio nell’infanzia, un’opportunità per incontrare piccoli esseri umani che affrontano condizioni diverse ma che parlano un linguaggio nel quale tutti possiamo riconoscerci – commenta la consigliera delegato del Comune di Genova Barbara Grosso – Ogni immagine della mostra cattura l’essenza e la passione dei bambini, trasmettendo la loro capacità di trovare gioia nelle circostanze più difficili, quali lo sfruttamento del quale spesso sono vittime. Credo sia importante sensibilizzare il pubblico su questo tema e sottolineare l’importanza di garantire i diritti dei bambini in
tutto il mondo”.
“Palazzo Ducale propone un’altra straordinaria mostra fotografica – sottolinea il Presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Beppe Costa – Negli spazi che hanno ospitato l’esposizione dedicata a Letizia Battaglia sarà protagonista fino al 10 marzo l’arte di Steve McCurry, uno degli autori contemporanei più conosciuti e iconici,
che torna a Genova affrontando un tema particolare: l’infanzia in tutte le sue declinazioni geografiche e sociali. Lo fa, come sempre, con una sensibilità poetica e una capacità narrativa che lo hanno reso popolare in tutto il mondo. La collaborazione con Defence for Children International permette inoltre di intrecciare le immagini con la prospettiva proposta dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questo fortunato “incontro” si inscrive nella tradizionale attenzione che la Fondazione per la Cultura riserva alle tematiche sociali, consapevoli che il nostro ruolo debba essere quello della crescita della coscienza civile di una comunità”.
“A pochi giorni dalla Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza abbiamo inaugurato il nuovo progetto del fotografo americano Steve McCurry, che ci permette di promuovere la fotografia ritrattistica sensibilizzando al contempo i visitatori sui temi dell’infanzia. Questa mostra si inserisce all’interno delle mostre che coinvolgono ed
emozionano il pubblico, facendo così emergere il potente ruolo dell’arte come strumento che favorisce la libertà di espressione, la promozione della pace e lo sviluppo sostenibile. I bambini di tutto il mondo, con i ritratti esposti nelle magnifiche sale del Palazzo Ducale di Genova, ci dimostrano la loro forza e proiettano lo sguardo verso un futuro migliore. Per Civita Mostre e Musei – prosegue Giorgio Sotira, Amministratore Delegato di Civita Mostre e Musei – è un onore sposare quest’ideale di progresso e di futuro, nella conferma che arte e cultura sono vettori fondamentali per il cambiamento sociale ed è per questo che c’è piena coerenza fra il progetto espositivo e la visione di Civita, che è quella di avvicinare la cultura alle persone. Con questa mostra abbiamo scelto di proseguire, attraverso il
linguaggio fotografico, nel dialogo con un pubblico attento che ha decretato il successo delle ultime mostre fotografiche allestite a Palazzo Ducale. Pur essendo rivolta a tutta la popolazione, noi ci auguriamo che la mostra veda la partecipazione di numerosi bambini, che potranno così avvicinarsi – con il supporto sapiente dei loro principali punti di contatto, famiglie ed educatori – a temi profondi, con una sensibilità che potrà insegnare molto
anche agli adulti”.
“Steve McCurry. Children vuole essere un viaggio nell’infanzia per incontrare piccoli esseri umani che affrontano condizioni tanto diverse, ma che parlano un linguaggio in cui ciascuno può riconoscersi. Un viaggio anche nel ricordo della propria infanzia e uno spunto di riflessione circa la responsabilità che abbiamo verso le nuove generazioni, nella consapevolezza che il sogno di un futuro più giusto dipende dalle azioni del nostro presente. McCurry, che durante la sua lunga carriera ha spesso rivolto il suo sguardo ai giovani di tutto il mondo, è da pochi anni diventato padre e l’irruzione della piccola Lucia nella sua vita gli offre nuovi spunti d’indagine e di affettuosa osservazione, dedicati a questo mutevole e affascinante universo” sottolinea Biba Giacchetti, curatrice della mostra.
A Genova le immagini dell’autore, con la collaborazione di Defence for Children International, si incontrano con il linguaggio e la prospettiva proposta dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questo fortunato incontro, grazie ai contesti sempre evocati da ogni scatto di McCurry, aiuta a suggerire come ogni bambina e bambino, seppur lontano, riguardi anche noi e la nostra responsabilità di adulti. “L’arte di McCurry, il
suo sguardo profondo, rappresentano una straordinaria opportunità per divulgare e far conoscere la Convenzione Onu sui diritti dei bambini e delle bambine: uno strumento ancora poco utilizzato ma in realtà fondamentale per tradurre la teoria in fatti concreti” aggiunge Pippo Costella, Direttore di Defence for Children Italia.
“Questa mostra è un esperimento nato dalla volontà di cominciare ad approcciare il mondo di McCurry nella sua totale profondità. Ogni immagine in mostra è frutto di una ricerca stratificata ed è solo una delle tante possibilità di racconto che arriva allo sguardo del pubblico; in questo percorso, per la prima volta, si ha la possibilità di esplorare
ciò che di solito è nascosto come il processo creativo di un grande artista. Da qui la necessità di ampliare i materiali visivi e soprattutto le modalità di fruizione” evidenzia Peter Bottazzi, Art Director della mostra. “Nasce così un progetto espositivo e artistico che passo dopo passo si smaterializza e diventa sempre più ipnotico e impalpabile, in cui le foto stampate, piano piano, stanza dopo stanza, lasciano il posto a moltissime altre immagini sedimentate negli anni e mai esposte prima attraverso l’utilizzo di video proiezioni. I video dialogano in una maniera sorprendente e nuova con gli scatti in mostra, coinvolgendo il pubblico in un viaggio inedito. Scavare per “portare alla luce” materiale
meraviglioso e unico, un’idea progettuale che invita più che mai a immergersi nelle profondità dell’universo del fotografo americano”.
Un corpus di 100 opere tra foto e proiezioni per la prima mostra tematica in Italia dedicata all’infanzia, con alcune immagini mai esposte prima in Europa realizzate in quasi cinquant’anni di attività e che ritraggono bambini da ogni angolo del mondo in scene di vita quotidiana. Un omaggio ad un periodo straordinario della vita, una galleria di ritratti sorprendenti che racconta l’infanzia in tutte le sue sfaccettature con una caratteristica comune a tutti, lo sguardo dell’innocenza: i bambini ritratti dall’obiettivo di McCurry sono diversi per etnia, abiti e tradizioni, ma esprimono lo stesso sentire con la loro inesauribile energia, gioia e capacità di giocare persino nei contesti più anomali e difficili, spesso determinati da condizioni sociali, ambientali o di conflitto.
Basti pensare alla celebre piccola afghana ritratta in un campo di rifugiati nel 1984, divenuta emblema delle condizioni patite nei territori di guerra prima ancora che le Nazioni Unite stilassero ed approvassero la Convenzione sui Diritti dei Bambini il 20 novembre 1989, che rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante
e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia.
In questo scenario di rilevanza globale, l’intento di McCurry è anche quello di sensibilizzare sul tema dello sfruttamento giovanile. Nei paesi in cui il fotografo ha viaggiato, soprattutto in Asia, troppo elevato è il numero di bambini costretti a lavorare quando dovrebbero giocare e andare a scuola.
La mostra di Genova, grazie allo scenografico allestimento di Peter Bottazzi, al progetto dei contenuti video di Silvia Rigoni e ad un impianto illumino-tecnico curato da Titta Buongiorno, inizia con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini e video di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia. Il visitatore seguirà
idealmente McCurry nei suoi viaggi attraversando India, Birmania, Giappone, Africa fino al Brasile, entrando in contatto con le etnie più lontane attraverso le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità evocata anche dai principi di diritto che forniscono un significativo contrappunto alle immagini.
Dall’Afghanistan all’India, dal Messico al Libano fino in Italia, la mostra descrive la condizione dell’infanzia, fatta di espressività e stili di vita diversi, ma anche di situazioni universali. Incontriamo bambini profughi o lavoratori, bambini immemori del pericolo che giocano ad arrampicarsi su un cannone o si divertono nel fango, che rincorrono un pallone durante un acquazzone monsonico, o suonano una chitarra realizzata con materiali di scarto. Bambini che crescono nelle grandi città come nei villaggi rurali. Storie di gioia e aggregazione, di solitudine, di resilienza e solidarietà, di famiglia e amicizia, raccontate con rispetto ed empatia.
Nel corso della mostra saranno organizzate una serie di attività informative, formative e didattiche rivolte ad adulti e ragazzi per conoscere e approfondire la condizione dell’infanzia alla luce delle immagini di Steve McCurry; inoltre sarà distribuito un poster con la versione pieghevole e semplificata della Convenzione per familiarizzare con gli articoli principali, ideale per le scuole e per i ragazzi, a cura di Defence for Children International Italia, associazione che ha la sua sede nazionale proprio a Genova e agisce in Italia e nel mondo promuovendo prospettive ed opportunità socio-educative in grado di riaffermare il protagonismo di bambine, bambini, ragazzi e ragazze ed una cultura dell’infanzia fondata sul riconoscimento dei loro diritti.
A supporto delle attività di questa realtà verrà devoluta una quota dell’incasso della mostra, a dimostrare anche nella pratica il ruolo dell’arte come strumento di riflessione e veicolo concreto per diffondere e applicare il valore sociale.
Il visitatore sarà agevolato nel ripercorrere un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue celebri foto grazie al supporto di un’audioguida.
La mostra è accompagnata da un magazine che raccoglie le foto più rappresentative.
Per maggiori informazioni: https://palazzoducale.genova.it/.